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sabato 10 ottobre 2015

Upwork: talenti al lavoro


Che tipo di lavoro posso fare? Tutto ciò che può essere fatto su un computer, da web, programmazione, a mobile graphic design, può essere fatto su Upwork.
Freelance esperti possono affrontare una serie di progetti dal grande al piccolo, in squadra o individuale. Sia che abbiate bisogno di uno scrittore per mettere fuori un post di 500 parole o di una squadra a tutti gli effetti lo sviluppo di software per sostenere il vostro business, liberi professionisti esperti sono in grado di rispondere alle rischieste.

Ma come diventare il libero professionista freelance che lavora con le aziende?
Iniziare scrivendo un curriculum di lavoro chiaro e conciso ed una lettera di presentazione.
Tutto ciò che serve per iniziare è un computer, connessione a Internet e sorprendente abilità. Il passo successivo è la creazione di un profilo libero professionista per mostrare qualità, esperienza e quale business. Pensare a come presentarsi è parte del lavoro richiesto, mettere in evidenza le competenze professionali, l'esperienza, le realizzazioni, in modo propositivo è determinate in un mondo aziendale diffidente e difficile. I migliori profili sono completi e ben scritti.
UPWORK è il colosso indiscusso tra le “freelance platform” mondiali. Nata dalla fusione tra due dei maggiori protagonisti del mercato, sfoggia numeri davvero impressionanti: 10 milioni di persone che lavorano per 4 milioni di clienti registrati, guadagnando oltre un miliardo di dollari. Upwork è una piattaforma “generalista”, ossia rivolta un po' a tutti: dai creativi ai programmatori, dai contabili ai web designer, dai copywriter agli esperti di marketing. Famosa per la sua grande flessibilità e rapidità di risposta ai clienti, che possono trovare in fretta sia singoli professionisti che interi gruppi di lavoro, è un'opportunità che può sviluppare lavoro ed affari anche in Italia, dove vi è bisogno di tutto il nuovo ed anche di questo per rilanciare aziende ed economia.



 


lunedì 5 ottobre 2015

Dibattito poetico, eretico, non didattico


 Fortunatamente, oggi, esiste una domanda di arte che è importante, ovvero sembra più diffusa ed apprezzata rispetto ad altri periodi. Più libri da leggere, più pittori moderni, architetti che costruiscono con attenzione artistica, più musica di ogni tipo e genere, scultori che osano ed usano materiali nuovi. In questo panorama discutibile ma indiscutibilmente vivace, la poesia invece arranca, ci pare in crisi e non si trova niente di moderno e buono nemmeno sui post di facebook.

Roman Jacobson, che non sarebbe un qualunque, individuò nella lingua varie funzioni: emotiva (esprime stati d’animo, emozioni), referenziale (informa), persuasiva” (convince, esorta, comanda), di contatto (stabilisce un contatto con l’interlocutore), metalinguistica (riflette sulla lingua stessa come fa, ad esempio una grammatica). Poi vi è una funzione poetica che ha lo scopo di porre l’accento sul messaggio in quanto tale, ovvero sulla lingua stessa e sulle sue caratteristiche formali. Le parole hanno valore non tanto per il contenuto che esprimono, ma essenzialmente per l’armonia, il suono che generano quando s’incontrano, dopo essere state scelte e avvicinate dall’autore. Ciò ovviamente non significa che i testi poetici siano privi di contenuti; vuol dire semplicemente che nella comunicazione poetica, la forma è importante almeno quanto il contenuto.

Altri dicono che la poesia, dal greco “creazione”, è un componimento in cui le parole, unite al suono e al ritmo da esse derivanti, servono a trasmettere un messaggio, ma la verità PIU' PROFONDA ED ARTISTICA DELLA POESIA è che essa spiega un concetto talmente personale che è impossibile cingerla dentro schemi descrittivi. La poesia diventa uno strumento col quale dar sfogo alle sue emozioni, ai suoi sentimenti, alle sue paure più nascoste, è voglia di esprimere se stessi in toto. Molte volte si buttan giù versi senza capirne il senso, ma il “senso” è un qualcosa che appartiene alla sfera razionale, e ci sono cose che non possono essere razionalizzate. Esistono meccanismi che nascono da pulsioni e non da concetti logici, meccanismi che è impossibile gestire.
In un mitico film con Robin Williams, l'attimo fuggente, la sfida tra libertà e significato armonico viene vinta dalla libertà, e tutti si sono convinti che debba essere così, ma in verità la sfida era tra la libertà e la metrica ingessata ed ingessante. 
Per metrica s'intende l'insieme delle leggi che governano la composizione e la struttura dei versi. Non dobbiamo pensare che la metrica, sia qualcosa di completamente artificioso. Difatti un certo ritmo che è alla base di un determinato verso (ad es. l'endecasillabo, il più usato nell'italiano: “Divina Commedia”, poemi epico-cavallereschi, i sonetti di Petrarca, “L'Infinito” di Leopardi, ecc.) è qualcosa di connaturato nella lingua, ma quando questa diventa un bavaglio, o semplicemente un esercizio, uno sfoggio di presunzione linguistica allora perde tutto il suo pathos artistico. 
 
Viva la libertà, ma non quella libertà, sopra riportata, che spesso è sintomo nonchè sfoggio di grande ignoranza ed incapacità. Quando si dice che si scrivono versi presi dall'emozione senza capirne il senso, si degrada l'arte che deve comunque arrivare a qualcuno, stimolando qualcosa.
Parole che non vengono capite nemmeno da chi le scrive perchè preda di pulsione, non sono nulla, altrimenti ogni smile ed icona che vengono scritte diventano poesia. Non è nemmeno poesia anarchica quando chiunque può declamare "Ti vedo nel buio, ti vedo nel sole, sei con me in ogni cosa che faccio": Nessuno vede nel buio, nessuno fissa con passione il sole (altrimenti è scemo) e lasciami fuori almeno quando vai in bagno, ti sturi il naso e via dicendo.

Non ci vogliono schemi rigidi ma servono due concetti o due termini della linguistica: significante e significato. Significante (l'"immagine acustica": ritmo, musicalità, metrica). Significato (il concetto che il significante esprime).

I grandi poeti del secondo Novecento, da Ungaretti a Fortini, da Zanzotto a Luzi, Pasolini, Sereni sono stati tutti, sia pur in modi diversi, critici letterari, docenti universitari, collaboratori di quotidiani, recensori, consulenti editoriali: il loro essere poeti era strettamente collegato al riconoscimento pubblico di cui godevano (anche) in quanto critici. Si facevano capire e lo facevano molto bene.
Negli ultimi trent’anni le cose sono cambiate: il mestiere del poeta e quello del critico hanno subito una divaricazione tale da farli percepire come inconciliabili, addirittura ostili l’un l’altro; con il conseguente rischio della marginalizzazione e della incomprensione di entrambi.
Il poeta stesso sembra convinto di non poter più esercitare la sua presa di possesso sul mondo. La tendenza privatistica ed emozionale da un lato e quella celebrale, da laboratorio di scrittura dall’altro, hanno cannibalizzato lo spazio poetico ed espulso la competenza critica verso la mansione meno ingombrante del recensore, dell’esperto, del tecnico. 

Se e finchè ogni singolo essere umano si riterrà un poeta, perchè capace di scrivere più di dodici parole in fila, allora la poesia sarà pianto, pietà, disastro e talmente intimistica che verrà capita solo da chi soffre la stessa patologia, e proprio per questo continuerà a perdere di senso e consenso fino a sparire, soffocata da una valanga ignorante di faccine ridenti quanto insulse. 
(poetico: la valanga è ignorante perchè spazza via tutto quello che trova sul suo cammino)

lunedì 7 settembre 2015

Nutella blocker

E' nato un nuovissimo "lucchetto d'amore" ( o di odio) per la Nutella. Attenzione da ora in poi potreste trovare sgradite sorprese mentre vi accingete, di nascosto, ad attaccare un barattolo sperduto di dolce piacere.
L'invenzione è di quelle semplici e che fa la differenza. Un lucchetto pensato per chi vive con coinquilini golosi, con compagne inaffidabili o mogli sfinite, e se ne accorge al momento sbagliato ovvero quando si apre il frigorifero e ci si ritrova con il barattolo di Nutella vuoto. 

Sono sorprese da evitare, perchè anche se ne è rimasta un po', sembra sempre troppo poca per togliersi la voglia.
L'inventore del lucchetto, il tedesco Daniel Schobloch, l'ha creato per fermare le incursioni notturne dei suoi bambini, ma poi ne ha intuito il possibile successo e ha cominciato a commercializzarlo su eBay a poco meno di dieci euro. "Non riusciamo a star dietro alle ordinazioni, lo vogliono tutti. " ammette sorridente, e noi invece che siamo dei noti e conosciuti utilizzatori di Nutella, non siamo altrettanto contenti della possibilità che ci venga bloccato il libero accesso al vasetto.....

venerdì 31 luglio 2015

Errori ed orrori social net


ATTENZIONE: se combini guasti sul tuo profilo social, questi poi ti restano aggrappati come una sanguisuga in ogni occasione, anche e soprattutto quando non vorresti.
Qualunque sia lo scopo sociale per la tua presenza sul web, condividere foto e pensieri, sfogarsi con qualcuno, restare in contatto con gli amici, trovare lavoro o uscire con qualcuno, la base comune dei vari Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn, Pinterest o Match è il profilo utente, da creare con buonsenso, evitando di commettere gli errori, e da gestire con intelligenza.
A) Si comincia capendo che non l’ha ordinato nessuno di rendere i profili social visibili ed accessibili a tutti, anzi a volte, per non dire spesso, sarebbe meglio impostarne qualcuno su "privato", così da condividere le informazioni solo con amici fidati ed approvati, e non già coi datori di lavoro attuali o potenziali, facendo molta attenzione ai tag, che aprono porte che si vorrebbero tenere chiuse.

B) Farsi trovare su un social network col proprio nome completo non è mai consigliabile, perché ci sono occasioni in cui la vita privata deve restare tale, ovvero separata da quella pubblica, ma se su Facebook è difficile usare un nome diverso da quello legale, visto che richiede verifiche, su Instagram o Twitter si può invece scegliere uno pseudonimo che permetta di postare foto o cinguettare senza rischiare di danneggiare la propria reputazione.

C) Se si decide di iscriversi al servizio col proprio nome anziché uno pseudonimo, non è davvero il caso di pubblicare una foto poco professionale come immagine del profilo. Anche altre foto come quelle di cene, più che alticci, oppure le foto della festa dove siete mascherati da drag queen, non vi onorano se e quando siete TAGGATI pubblicamente nel mondo. Divertente in quel momento, imbarazzante ad un colloquio di lavoro. Non è nemmeno indispensabile farsi tracciare sulla localizzazione, in questo momento sono qui e vai di mappa. Se siete in ferie o in viaggio di nozze e volete fare invidia agli amici, mostrando un gran bel posto, tutto bene, in molte altre occasioni, lasciate stare, anche se non è un posto da pentirsi, non è furbissimo mostrare che si è poco furbi.
D) Voi potreste scrivere sciocchezze, che potrebbero costarvi molto caro, ma attenzione a lasciare che gli amici condividano post e commenti sul vostro profilo, significa che ne approvate il contenuto. Un potenziale datore di lavoro vi potrebbe giudicare in base a quello che scrivono gli altri e non già per quello che pensate voi. Meglio dunque accertarsi che nessuno dei vostri amici pubblichi qualcosa di poco consono o sgradevole sulla vostra bacheca e, nel caso, ricordarsi che esiste la possibilità di approvare ogni contenuto prima che questo appaia sul profilo.
Infine una regola aurea che vale sempre, e per tutto ciò che scrivete. Attenzione a controllare l’ortografia, sia gli errori banali o le abbreviazioni di testo giovanili (ad esempio la "k" al posto della "ch"), perché non sembra quasi vero che abbiate laurea e master, per poi incappare nel classico "C6?", ma anche fosse "RU ready o time 4 love", non mette in bella luce "KI" scrive.
1) Il datore di lavoro può  adottare una falsa identità per ’adescare’ su Facebook il dipendente sospettato di chattare durante l’orario di lavoro mettendo così a repentaglio la sicurezza degli impianti ai quali è addetto e il regolare funzionamento dell’azienda. Lo afferma la Cassazione sottolineando che questo tipo di controllo è lecito in quanto non ha ad oggetto l’attività lavorativa e il suo esatto adempimento, ma l’eventuale perpetrazione di comportamenti illeciti da parte del dipendente. 
2) Licenziamento per aver dato della “MILF” ad una collega su facebook, Tribunale di Ivrea – Ordinanza Sezione Lavoro del 28/01/2015.
Nel caso in commento, si parla di Facebook, di colleghi di lavoro e di MILF ovvero acronimo utilizzato per indicare delle donne mature ma ancora molto belle.
In pratica, un dipendente veniva licenziato dall’azienda per cui lavorava perchè pubblicava sul proprio profilo personale facebook un post offensivo diretto all’azienda e alle colleghe.
3) Ritenuto “legittimo il licenziamento per giusta causa irrogato alla lavoratrice che formi ed inserisca in siti Internet materiale pornografico ed annunci contenenti offerte di prestazioni sessuali che identifichino la propria qualità di hostess e la compagnia aerea datrice di lavoro” (Trib. Roma, 28/01/2009),
4) allo stesso modo, lecito è stato ritenuto il licenziamento a seguito di “appropriazione da parte di un dipendente, mediante l'utilizzo di una password personale, di un indirizzario interno all'azienda (comprensivo di dipendenti e collaboratori esterni), l'installazione di esso sul computer di un'organizzazione sindacale e l'utilizzo per l'invio di e-mail fortemente critiche verso la direzione aziendale, qualora si inseriscono in una situazione conflittuale già esistente tra il dipendente e la società” (Cass. civ., 10/09/2013, n. 20715).
5) “Qualora il codice disciplinare affisso nella bacheca aziendale vieti l'accesso alla rete internet e l'utilizzo della posta elettronica per scopi personali, è legittimo il licenziamento disciplinare del dipendente che, sul computer aziendale, abbia installato un programma di "file-sharing" ed uno per l'accesso alla email personale, effettuando il "download" di foto e filmati pornografici” (Cass. civ., 11/08/2014, n. 17859).
6) Problemi possono arrivare anche nel caso di pubblicazione, con conseguente responsabilità extracontrattuale, di chi: “sul social network Facebook, pubblichi e divulghi ai terzi affermazioni lesive dell'onore e della reputazione di un utente” (Trib. Monza, 02/03/2010).
Siamo per una presenza consapevole sui social, e quanto citato serve per rafforzare proprio questa consapevolezza di tutti, restano gli stupidi perché quelli non li informi nemmeno mediante una flebo.

lunedì 27 luglio 2015

Startup di idee innovative

Alcuni dati delle startup innovative Italia, oltre 4.000 e sei su dieci stanno al Nord. Solo il 24% è a prevalenza giovanile, e solo il 13% è a prevalenza femminile. Il 73% fa servizi alle imprese. Impiegano fondi pubblici non a fondo perduto, ma in equity e rappresentano un futuro diverso per l'economia.
Un esempio di  startup intelligente che funziona, è data da chi ha inventato l’unica tecnologia al mondo in grado di riprodurre luce naturale in ambienti bui. Spettacolare, utilissima e piacevole per chi passa molto tempo in spazi chiusi. Economicamente ha già un valore importante che si spera possa cresce impetuosamente nel tempo. Complimenti.

Ma fare startup non è facile, e molte o molto spesso si incorrono in errori che possono anche diventare molto gravi quando non disastrosi:


Essere pressapochisti. Fare una startup significa avere conoscenze di marketing digitale, marketing tradizionale, finanza e amministrazione, risorse umane, organizzazione. Le carenze si pagano se non si provvede.

Incapacità d’adattarsi ai cambiamenti. L’idea vale 1 mentre l’esecuzione vale 99. È necessaria la capacità di adattarsi ai cambiamenti. Banters che nessuno conosce, poteva essere come WhatsApp che tutti usano, invece è stato un grande buco nell’acqua, Skype è andato in crisi perchè non si aggiornato su tutte le piattaforme. Realizzazioni  insufficienti o sviluppi inadeguati. Instagram è l’esempio contrario, hanno fatto tante scelte sbagliate ma le hanno saputo correggere in 2 mesi.


Poco impegno. Non si può avere una società part time. Fare una startup è come fare un’impresa tradizionale. Richiede 3 o meglio 4 anni almeno di 100% del tempo dedicato a essa. E' probabile anche un impegno tale da avere poche ferie consecutive per tutto questo periodo.

Tempistica sbagliata. Ci sono casi che hanno funzionato o che hanno avuto successo solo perchè arrivati nel momento giusto. Dal momento dell’inizio a quello del go live bisogna essere velocissimi.

Pensare troppo al fatturato. Raggiungere finanziamenti importanti su valutazioni magari molto elevate è un concetto che ormai è passato come obiettivo per gli imprenditori di nuova generazione. È meglio valutare la propria azienda meno e avere tra i propri soci chi può essere di aiuto e supporto.
 

Passione, convinzione, informazione, aggiornamento, volontà, applicazione, programmazione, attenzione, ed un buon gruppo non sono solo la cornice indispensabile per dare valore economico ad una bella idea, sono i colori con cui viene realizzata l'opera.








martedì 21 luglio 2015

Dalle alte cime alle spiagge isolate, i libri per l'estate

Arrivano le vacanze e tutti, ovunque e comunque, suggeriscono i libri da ombrellone. Non possiamo toglierci da questo gioco, perchè leggere è un grande piacere, e chiunque voglia leggere deve essere favorito, informato e avere dritte. Ognuno esprima le sue idee, e sono tutte apprezzabili, pur di sviluppare pensiero, conoscenza e divertimento, anche su una bella assolata spiaggia estiva. Attenzione questa non è una classifica, l'ordine è del tutto intercambiabile.

 
Non può mancare, per tutti, il best seller per eccellenza. Ritorna il sadomaso di 50 sfumature riscritte per intero da Lui, dal primo incontro, alla prima sculacciata, alle tante sculacciate. Si ribalta completamente la narrazione degli stessi episodi visti da un osservatore molto diverso. Grey si rivela molto più realistico (oltre che inquietante al di là di ogni immaginazione) perché qui ci si imbatte brutalmente in un maschio da cui sarebbe meglio stare alla larga. Uno di quelli, tanto per dirne una, che il giorno prima ti molla un ceffone e il seguente ti invia un mazzo di fiori senza tante scuse. E' un animale feroce e famelico ma anche ferito, quindi pericoloso.

After è un fenomeno mondiale. La Paramount Pictures ne ha già acquistato i diritti cinematografici. La fanfiction di Anna Todd disegna una storia d'amore ispirandosi a Harry Styles degli One Direction, cattivo ragazzo, tutto fascino e sregolatezza. Ed è tutto dire.

Fred Vargas:  Tempi glaciali
Una caccia ai fantasmi tra demoni e strane leggende. Dai ghiacci d'Islanda alla Rivoluzione francese. Il nuovo caso per il commissario Adamsberg e la piú stravagante armata dell'Anticrimine parigina.
A cinque anni dall'ultima uscita, arriva  il nuovo attesissimo romanzo di Fred Vargas, la scrittrice francese che deve la sua notorietà al commissario Adamsberg, protagonista molto lontano dagli stereotipi del poliziesco. In questa nuova indagine l'investigatore che "spala le nuvole", come viene soprannominato per il suo disordine e per l'assenza di un vero metodo analitico, sarà alle prese con una serie di delitti avvenuti in Islanda e con una misteriosa società di adepti della Rivoluzione francese.

Nella vita ci sono momenti in cui è difficile conciliare attività professionale e vita privata. Harry Bosch si trova in uno di questi momenti. Ha una figlia adolescente di cui occuparsi, una ragazzina per cui è ormai l’unico punto di riferimento, e ha il lavoro, quello che vive da sempre come una missione, che assorbe quasi totalmente i suoi pensieri. E che si fa sempre più pressante ora che Bosch è alle prese con un caso che lo inquieta particolarmente.
Bosch, come sempre, va dritto per la sua strada e, intuendo che la morte della giovane non è stata causata dalla situazione esplosiva della città, ma è legata a un intrigo assai più complesso, si inoltra in un labirinto di indizi alla ricerca della “scatola nera”.

Il villaggio di Hesteyri nei mesi invernali è disabitato e quasi irraggiungibile. L'unico contatto con il resto dell'Islanda è un traghetto perennemente in balia del vento e del mare. In questo luogo desolato, tre giovani provenienti dalla capitale hanno deciso di ristrutturare una casa per trasformarla in un albergo. Il piccolo gruppo presto si rende conto che non solo la ristrutturazione è molto più difficile del previsto, ma anche che sul villaggio deserto aleggia un'atmosfera sinistra. I telefoni cellulari si scaricano senza motivo e una presenza indistinta sembra seguirli, lasciando tracce che suggeriscono un messaggio indecifrabile. Impossibilitati a comunicare con l'esterno, i tre possono solo aspettare che il traghetto torni a prenderli nella data stabilita, mentre la tensione tra loro continua a crescere.
Vilborg Yrsa Sigurðardóttir (Reykjavík, 24 agosto 1963) è una scrittrice islandese molto brava.

Donato Carrisi: IL CACCIATORE DEL BUIO
Bravissimo. ha esordito solo nel 2009 con Il suggeritore, ma si è subito affermato fra i maestri italiani del crime novel, diventando l'autore italiano di thriller più venduto e apprezzato all'estero.
«Se non sarà fermato, non si fermerà» Non esistono indizi, ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie. E ogni morte è l’inizio di un racconto. Questo è il romanzo di un uomo che non ha più niente – non ha identità, non ha memoria, non ha amore né odio – se non la propria rabbia… E un talento segreto. Perché Marcus è l’ultimo dei penitenzieri: è un prete che ha la capacità di scovare le anomalie e di intravedere i fili che intessono la trama di ogni omicidio. Ma questa trama rischia di essere impossibile da ricostruire, anche per lui. Personaggi notevoli, storia da scoprire.

Lee Child: Il ricercato
In una desolata contea del Nebraska, un uomo fa l’autostop nella notte. Ha il naso rotto e le poche auto che passano non lo guardano nemmeno. È Jack Reacher, ex poliziotto militare, che vive ormai alla giornata ed è diretto in Virginia. Finalmente, un’auto decide di fermarsi: a bordo ci sono due uomini e una donna, tutti in uniforme aziendale. A pochi chilometri da lì, è stato scoperto un omicidio: un uomo brutalmente ucciso in una vecchia stazione di pompaggio. Un testimone ha visto due uomini con le giacche sporche di sangue allontanarsi di gran fretta e ha avvertito lo sceriffo. Ma la vittima non è un cittadino qualsiasi: per lui si mobilitano subito l’FBI, l’Antiterrorismo e perfino la CIA. Inizia così una vera e propria caccia all’uomo.

lunedì 15 giugno 2015

Oratoria, Retorica e comunicazione evergreen

La retorica è tecnica ma è anche arte. Per la parte tecnica si può imparare ed affinare, la parte artistica invece si ha oppure no, e su questa mancanza si può ricorrere alla tecnica per aver una buona capacità di espressione, ma senza quella musicalità che uno stonato non può mettere nel cantare.

La tecnica retorica non solo insegna ad esprimersi con efficacia ma è un ottimo supporto per ragionare bene. 

E' disciplina mentale per affinare il pensiero che diventa più fruibile e più facile da comunicare, sia per parlare che nello scrivere. Per questo, tecnicamente, ci sono alcune regole importanti. 


A. L’oratore – colui che parla o scrive per convincere – non è mai solo. Si esprime sempre in concomitanza o in opposizione ad altri, siano presenti o impliciti nelle credenze dell’uditorio, e sempre in funzione di altri discorsi

B. Costruire sempre un impasto indissolubile tra res et verba, tra argomenti e forme espressive; i fatti non sono più importanti delle parole e le parole non lo sono più dei fatti. Non è vero il detto "fatti non parole", che resta una datata pubblicità anche in politica.

C. Ricordarsi il principio di incertezza, gli schemi o i metodi non possono comprendere la complessità del reale. Ogni  metodo sarà sempre parziale

D. Iniziare sempre con la "captatio benevolentiae" per ottenere innanzitutto la fiducia di chi ascolta.

E. Ricordarsi sempre che "Excusatio non petita, accusatio manifesta", le scuse non richieste sono un brutto segno di "colpevolezza"

F. Usare sempre i 3 “mezzi persuasione” (ethos, pathos, logos) enunciati da Aristotele

G. Usare il più possibile il Principio di Teofrasto secondo cui non bisogna mai spiegare tutto in modo puntiglioso e prolisso, ma bisogna sempre lasciare all'uditore qualcosa da comprendere e da dedurre da solo, sentirà più suo il ragionamento.

H. Ricordarsi dell’efficacia del principio del tre che è il numero perfetto di cose importanti da dire e ricordare. Se fosse solo una è indottrinamento; se fossero due è un suggerimento incompleto; se sono quattro, sono già troppi elementi da ricordare.

Sono tutte regole antiche, che provengono da pensatori, filosofi ed eminenti personalità del passato. Non che oggi manchino i manuali di marketing, comunicazione, convincimento, vendita ecc... ma un conto è pensare a Cicerone, uomo colto e potente, nel senso di molto considerato ed influente, altro è seguire l'esempio di un qualunque Mr. Onemillion che avrà anche dalla sua la ricchezza, ma definirlo eminente per le sue vendite a sei zeri, non sarebbe del tutto vero.  
Si conclude dicendo: Nihil inimicus quam sibi ipse (Niente vi è di più nemico di se stessi - Cicerone), e pertanto imparare (e leggere) non solo ci migliora ma ci fortifica contro il nostro peggior nemico.

giovedì 11 giugno 2015

Zodiaconsulting (nuovi saperi)

Consulenza zodiacale per conquistare uno o più uomini o meglio tutti quelli che vorrete, se siete gay si suggerisce di provare con lo zodiaco dell'altro sesso ed il gioco delle case, che rende tutto molto più complicato (ed intrigante).

Facile attirarlo, è il segno più virile dello zodiaco, adora comportarsi da uomo super, basta giocare d’astuzia e lasciarglielo fare. Indossare un abito provocante e attendere. Lasciategli la prima mossa ma provocatelo. Vedrete che parte come un caprone anche per schiantarsi.
Pazienza, Ci mette un po’ prima di provarci, ha bisogno di tempo per capire se siete voi la persona giusta. E allora armatevi di tempo e di dolcezza, frequentatelo e stategli vicino,  prendetelo per la gola che è il suo punto debole.
Complicatissimo, bisogna conquistarlo con un cervello frizzante. Le brillanti conversazioni sugli argomenti più disparati e flirtare sono la trappola migliore. Per lui la conquista è un gioco e bisogna dimostrarsi delle avversarie all’altezza.
Faticoso, ha bisogno di sentirsi al sicuro, apprezzato e compreso. Di conseguenza, forse vi ci vorrà un po’ di tempo, ma tutti i vostri sforzi dovranno essere tesi al circondarlo di attenzioni, poesia e dolcezza.
Effimero, da predatore qual è, lasciategli tutto il piacere della conquista, senza renderla troppo facile o gli toglierete gran parte del divertimento. Look femminile ed elegante, l’aspetto è la prima cosa che lo colpisce e poi dimostrategli tutta la vostra determinazione.
Razionale com’è, non sarà certo un abito provocante a farlo capitolare. È attratto dalle donne realmente interessanti, che sanno prendergli la testa. Avrà bisogno di tempo per conoscervi a fondo, studiarvi come un libro di testo.
Fashion, aspetto curato e un look raffinato ed elegante sono a dir poco indispensabili. Non si accompagnerebbe mai a donne sciatte e ha bisogno che questa eleganza si rispecchi anche in un comportamento pacato e gentile.
Tenebroso per definizione, ama le donne piene di mistero. Per lui dovrete rappresentare un’incognita, una sfida, un affascinante enigma da risolvere.
Dispersivo, per conquistare un sagittario dovrete cercare prima di tutto di attirare la sua attenzione, cosa affatto semplice dal momento che ama sempre circondarsi di mille persone.
Algido e solitario, cerca in una donna la stessa serietà che lui stesso dimostra. Per approcciarlo, cominciate a parlargli di lavoro, il suo argomento preferito. A quel punto mostrategli di comprenderlo in maniera profonda.
Fantasioso, adora le persone interessanti, attive e piene di sogni. Passerebbe ore a conversare di principi e ideali ed è importantissimo, per conquistarlo, mostrargli di essere sulla sua stessa lunghezza d’onda. Più che un abitino sexy, con lui funziona una mente piena di idee!
Passionale e sensuale, più che conquistato ama essere sedotto. Coraggio con la fantasia allora. Create una situazione romantica, la giusta atmosfera e cercate di stabilire da subito un’intesa anche fisica.

Si è scoperto infine un ulteriore segno NON astrale ma reale:
Diffuso, molto, e comunque non vi siano dubbi, i maschi sono tutti un po' maiali anche se di razze diverse, da quello rosa fino a quello molto scuro ed alcuni sono anche chiazzati, alcuni vanno nutriti, altri coccolati, ma un filo invisibile li lega a tutte le stagioni e latitudini.

lunedì 8 giugno 2015

Sesso, hacker e tracciamenti vari

Tempi durissimi per gli incontri sessuali occasionali. Indirizzi email, orientamenti sessuali, e molti dettagli sensibili, di circa 4 milioni di utenti, sono stati copiati. Adult Friend Finder, servizio collegamento on-line per incontri focosi. Per chi li volesse, sono attualmente disponibili per la vendita per 70 Bitcoin (circa $ 16.800 / € 15.300) su un sito sotterraneo, complicato da raggiungere, un forum online nascosto in rete di anonimato Tor, che è accessibile solo attraverso il browser Tor, ma non troppo complicato per tutti.

La vita sessuale di quasi 4 milioni di abbonati del sito aggancio sesso occasionale è ora disponibile per chiunque di scaricare da Internet. Adult Friend Finder uno dei primi siti web per l'aggancio è stato violato, i dati includono i nomi degli abbonati di utente, indirizzi email, date di nascita, sesso, orientamento sessuale, codici postali e indirizzi IP, che è un vero e proprio tesoro per gli spammer e phisher on-line.
Un esperto di sicurezza ha incrociato alcune delle informazioni trapelate attraverso la violazione, con i dati che si possono trovare sui social network, riuscendo così a identificare i profili di alcune delle persone coinvolte nell'hackeraggio. Essi sono stati scoperti e Voi?

Ricordate la magica Mappa del Malandrino dai libri di Harry Potter che rivelano i percorsi dei personaggi che vagano per le aule e nei corridoi della scuola di Hogwarts?
Uno sviluppatore studente di Cambridge ha creato un'estensione Chrome che funziona in modo simile chiamato la Mappa del Malandrino.
L'estensione che permette di vedere ogni passo dei tuoi amici di Facebook afferrando dati sulla posizione da Facebook Messenger e rapidamente tracciando posizione dei propri amici su una mappa.
Siamo tutti consapevoli del fatto che Facebook condivide i nostri dati di posizione con gli amici, però, ciò che probabilmente non siamo a conoscenza della precisione di tali dati e facilità di estrarre i dati dal servizio di messaggistica. Se lo possono fare gli amici, lo può fare anche la vostra migliore amica, fidanzata o moglie che sia, ed allora siate credibili perché potreste essere stati tracciati fino all'alcova o alla giostra di divertimento.

venerdì 5 giugno 2015

Vestemica per ben vestire


La comunicazione non verbale è quella parte della comunicazione che comprende tutti gli aspetti che non riguardano il livello puramente semantico del messaggio, ossia il significato letterale delle parole, ma che riguardano il linguaggio del corpo, ossia la comunicazione non parlata tra persone. Gli italiani sono famosi nel mondo perchè mentre parlano gesticolano. La comunicazione non verbale è fatta da molteplici caratteristiche extralinguistiche come la cinesica, la prossemica, la vestemica e l’oggettemica.
Fin qui abbastanza chiaro, ma lo diventa ancora di più affermando che per vestire bene è necessario iniziare da tre regole basilari:
  1. un solo capo protagonista; 
  2. due colori al massimo; 
  3. tre accessori al massimo, di cui uno caratterizzante. 
Ecco fatto, questa è la vestemica  ovvero una vera e propria dichiarazione di personalità fatta con quello che indossi.  Scopriamo così che ci serve, un accessorio-brand, un qualcosa che ci distingue. I codici di abbigliamento rivelano molto della personalità di chi si ha di fronte, dimmi come vesti e ti dirò chi sei.
La classica cravatta che distingue, sarebbe una indicazione di vestemica, ma per dirla tutta in questo caso è sciocco, perchè se ai primi colloqui è fondamentale, poi svanisce se non fa parte di te, perchè molta gente tende a mascherarsi non solo nelle parole ma anche nel vestire.

Tornando al BEN VESTIRE e lasciando da parte la psicologia, troviamo alcune altre indicazioni utili. Un look in cui domina la complessità e l'eccesso di sovrapposizioni trasmette insicurezza, il classico effetto-corazza che nasconde le proprie fragilità. La semplicità complessiva degli abbinamenti, intesa come essenzialità e assenza d'inutili fronzoli, ottiene ampio consenso perché vi si legge l'autenticità della persona e l'affidabilità di chi la manifesta. Solo chi sente un bisogno profondo di apparire a tutti i costi, talvolta inconfessato anche a se stessa, non apprezza la semplicità. 
La scelta di un outfit chiaramente votato alla comodità, il classico jeans e maglioncino, offre l'effetto complessivo di una donna rilassata, che si accetta completamente, ma siamo sul filo di un rasosio affillattissimo perchè si rischia l'effetto trasandatezza che è molto vcino. 
Le donne intervistate, in questa ricerca, hanno decisamente disapprovato la fretta di indossare una tuta, per uscire, anche solo per presentarsi dal vicino di casa. La comodità deve avere un tocco accurato e chic, se trapela trascuratezza diventa deprimente.
L'indagine condotta ha avuto un target non proprio popolare, ma la comunicazione non verbale riguarda tutti ed in tutte le occasioni, così come una grossa catena d'oro con una croce ancora più esagerata appesa al collo (o meglio appoggiata sulla panza) era indicativa di scarsa raffinatezza, anche se di moda, passate le mode resta comunque la persona e se dalla catena di un tempo si passa al doppio rolex (uno per ogni polso) scelta più moderna, questa non diventa per forza più raffinata.
E come si vede dalle foto, chi scrive non ha ancora capito bene la vestemica!

venerdì 22 maggio 2015

Evoluzione, involuzione, innovazione, sperimentazione al femminile

Spopola l'informazione sull'intimo, dal lusso alla giornaliera, dalla tendenza, fino alle sfumature eroticomiche dell' underwear.
L'esplorazione di questo mondo offre spunti di riflessione impensabili ai più. Esemplare l'idea che oltre ai grandi traguardi sociali e politici, la storia delle donne è passata anche attraverso piccole evoluzioni molto concrete. Si parla di collant, non di rivoluzione culturale, ipotizzando che cosa sarebbe di una donna se la vestizione mattutina frenetica tra figli, colazioni, casa e orari inflessibili, necessitasse anche di calze di seta, le giarrettiere, i reggicalze, i corsetti, le guêpière, al posto di comode collant.
La risposta più probabile sarebbbe l'opzione pantalone e via andare. Invece grazie ad un certo Wallace Hume Carothers, chimico americano che ottanta anni fa scoprì il Nylon, e all’azienda DuPont, che mise in produzione calze fatte con questo materiale, senza scordare Allan Gant che nel ’59 inventò le collant, le donne al posto di scontati pantaloni hanno molte più possibilità, anche la gonna, oppure il vestito. Da un problema risolto ad un problema che ritorna, ma siccome gli accessori sono indispensabili e si sono moltiplicati, il tempo risparmiato per le calze si perde per altre scelte necessarie. Evoluzione ed involuzione, arrivano insieme.

L'innovazione è nella grande duttilità delle calze a compressione che non sono più da nonna.
In Italia il trend è in aumento, negli ultimi due anni la vendita delle calze graduate è aumentata del 10 per cento sia sul mercato europeo che su quello italiano, oltre al color carne anche nei toni scuri.
Per concludere suggerimenti utili su come smettere di distruggere e bucare i collant:
1) metterli nel freezer. Questo metodo potrà sembrare singolare, ma è efficacissimo. Quando acquistate un nuovo paio di collant, bagnateli con abbondante acqua fredda poi strizzateli, infilateli in un piccolo sacchetto di plastica e inserite il tutto nel freezer per un paio d’ore. Questa tecnica vi aiuterà a rendere i vostri collant molto più resistenti. Prima di indossarli ricordatevi di scongelarli a temperatura ambiente, non è esperienza rinfrescante.
2) strofinarli con il sapone asciutto. Prima di lavare i collant, ricordatevi di strofinare i talloni, la parte delle dita e la zona dell’inguine con del sapone di Marsiglia asciutto. In questo modo andrete ad “idratare” il nylon che tenderà ad essere molto più elastico e difficile da bucare.
3) lavarli a mano con lo zucchero. Un modo per prevenire le smagliature dei collant è quello di lavarli a mano mettendo nell’acqua di lavaggio un pochino di zucchero semolato. Le proprietà dello zucchero doneranno magicamente ai vostri collant molta più resistenza.
Sono piccole soluzioni che potrebbero anche funzionare.

giovedì 14 maggio 2015

Windows at last, anzi solo per sempre.

Il colosso di Redmont, conosciuto meglio come Microsoft, in fase di presentazione del nuovo ultimo e definitivo sistema operativo della casa ha espresso in conferenza un concetto interessante che riguarda Windows as a Service.
"Forniremo nuove funzionalità quando saranno pronte, senza attendere la prossima major release. Pensiamo a Windows come un servizio - in effetti, uno potrebbe ragionevolmente pensare a Windows nei prossimi anni come a uno dei più grandi servizi Internet del pianeta", ha spiegato Microsoft.
Questa è l'ultima release del sistema operativo, poi tutto sarà aggiornamento continuo.

L'aggiornamento dichiaratamente spacciato in promozione gratuita nel primo anno, sarà applicato anche agli utenti Windows RT.

Molte le novità ed anche belle: La prima di Windows 10 si chiama Cortana. L'assistente vocale personale, che entra in scena sfidando Siri di Apple e Google Now, potrà fare ricerche per noi e interagire con le applicazioni, come le mappe e il browser. Il funzionamento sembra già buono, nonostante si tratti di una versione in via di sviluppo.
Con Microsoft HoloLens e Windows 10, gli ologrammi ad alta definizione entrano a far parte del tuo mondo. I tuoi contenuti digitali, in forma di ologrammi, diventeranno reali come oggetti fisici nella stanza. Per la prima volta gli ologrammi possono diventare strumenti pratici per la vita quotidiana. L'era dell'informatica olografica è una realtà.

sabato 9 maggio 2015

Consulting trasparenze (nuove professioni)


Tra il 2008 ed il 2011, abiti con trasparenze fatte di tessuti leggerissimi, pizzi, paillettes, stampe e tutto quanto si possa inventare da attaccare ad un pezzo di stoffa, hanno trionfato sulle passerelle haute couture, sulle passarelle di ultra VIPS, sulle scalinate dei principali teatri del mondo. Il vedo non vedo, per vari anni, ha trascinato il buon gusto ed anche il pessimo gusto.

Al gala del Metropolitan Museum di New York, che anno dopo anno vede le star sfidarsi a chi ottiene il maggior numero di scatti, quest'anno la parola d’ordine non è stata immaginazione. Non parliamo di moda sofisticata perchè è già capitato che i soldi di molte star non abbiano portato con loro anche un minimo di stile,  tramite suggerimenti, amici o personale ben pagato per consigliare. Le scelte d’abito di diverse donne di spettacolo, anche in questa occasione, si sono ridotte a pochissimo, per non dire quasi nulla. Un trionfo del nudo esibizionista più che provocante, scelto da donne in forma che credendo più nel loro appeal sessuale che nell’emancipazione femminile si sarebbero fatte radiografare pur di avere l'immagine sui giornali. Il risultato da loro ragione, infatti sono finite su tutti i giornali del mondo e anche se le loro carriere sono comatose lo scarso investimento in tessuti ha ottenuto un ritorno importante.
Noi non vogliamo fare loro nessun favore, non citeremo un nome di quelle che hanno partecipato a questo trionfo di seni strizzati e culi esibiti, così lontana dalla moda e dal buon gusto e dalla provocazione. Qualcuno ritiene che la sfilata quasi nuda sia libertà (il corpo è mio), ma l'ipotesi più probabile è che il cliché della donna oggetto, felina, culona, pettoruta ma comunque esibita, attira comunque l'attenzione.

Ad un livello meno abbiente ci sono curiosi consigli su abiti da cerimonia con trasparenze femminili molto chic.

Prendiamo come esempio questa proposta: "Sei invitata a un matrimonio, a un battesimo o a un evento speciale? Punta sulle trasparenze. Il look effetto vedo non vedo è iper femminile e se usato nel modo giusto è anche molto elegante. Se sei stata invitata a un matrimonio o a un evento chic punta sulla trasparenza su abiti e non solo."

Andare ad un battesimo vestita di trasparenza, non ci sembra l'idea più indicata, ma anche andare ad un matrimonio esibendo le proprie virtù, ci sembra piuttosto villano nei confronti della sposa che vi ha invitato o quantomeno ha acconsentito al vostro invito. 
Bisogna ricordare che la protagonista è la sposa, cercare di rubarle la scena con l'esposizione di nudità è un vero insulto. 

Il trionfo di pizzi e sete, camicette e gonne che lasciano intravedere praticamente tutto sono scelte da fare accuratamente ed indatte alla maggior parte degli eventi, ma ormai la voglia di apparire è diventata così importante per ognuno che non ha quasi più senso per il resto del mondo. Viste le idee attuali, ammettiamo che ci vorrebbero professionisti anche per la  nudità, e quindi auspichiamo molto presto una generazione di consulenti sulla trasparenza.