sabato 24 settembre 2016

Lavoro ed attitudini zodiacali

Se fosse vero che ad ogni segno zodiacale corrisponde un carattere, un’inclinazione, la ricerca di personale sarebbe facilitata anche dall'uso di questi parametri. La teoria deve essere dimostrata, e quindi per valutare se è vero quello che si dice, informiamo i nostri lettori di quanto viene ipotizzato, in modo che possano presentarsi con carte "stellate" vincenti nella ricerca di un ruolo o lavoro. Si sottolinea che le aziende invece non ammetteranno mai di fare anche queste valutazioni, quindi mai presentarsi ad un colloquio affermando "Ciao sono Maria, Vergine!"

Caratteristiche e prerogative zodiacali sul lavoro
Per banalizzare un attimo le varie considerazioni in materia, apriamo con una tabella frivola sul lavoro d'ufficio:
Ottimi
I Vergine arrivano 15 minuti prima e consegnano i progetti con mesi di anticipo
I Gemelli iniziano con 3 caffè per apparire in perfetta forma
I Bilancia cercano di socializzare con quelli che contano
Migliorabili
Gli Acquario si sono addormentati alla loro scrivania
I Cancro si stanno lamentando con l'ufficio del personale
Gli Ariete ascoltano musica a tutto volume in cuffia
I Sagittario inciampano davanti alla stampante
I Pesci raccolgono dei documenti sul pavimento
I Toro giocano ad un videogame alla loro scrivania
Irritanti
Gli Scorpione partecipano ad un corso di aggiornamento online
I Leone stanno lavorando per ottenere una promozione
I Capricorno decidono la lista delle persone da licenziare

Se prendiamo alcune meditazioni più analitiche a suggerimento, pare che:

Chi nasce in Ariete ha una forte carica energetica, è attivo e impulsivo, sa mettersi in gioco e non teme il rischio. E’ difficile per lui accettare una posizione subordinata e non accetta imposizioni. La professione libera sarebbe quella più adatta al suo temperamento nella quale saprebbe dare il meglio di sé.

Il Toro è un grande lavoratore, non teme la fatica né gli impegni, difficilmente rimane a lungo inattivo. Ha il senso degli affari. La pazienza che gli consente di dedicarsi a lavori che per altri sarebbero noiosi.
Ha buon gusto e senso estetico e può occuparsi di quei lavori nei quali esprimere tali qualità.

I Gemelli sono curiosi, duttili, insofferenti alla routine. Ama cambiare e non restare a lungo in un ruolo o in un settore . Può dedicarsi a varie professioni e spaziare dallo skipper al ricercatore di tendenze di mercato.
La mente acuta e la parlantina gli consentono le attività per le quali sia richiesta inventiva e capacità di eloquio. Può occuparsi di viaggi e turismo, pubbliche relazioni, traduzioni

Il Cancro è tendenzialmente poco ambizioso non è indicato per lavori che richiedano ritmi particolarmente serrati. E’ intuitivo e ha un innato senso artistico che lo avvicina ai vari campi della cultura, dell’arte, del teatro.

Il Leone ha bisogno di spazi e ruoli completamente suoi, non è adatto a un lavoro subordinato o di routine. Ama la “scena”, per cui l’attività per lui più congeniale è nell’ambito dello spettacolo, della musica o del teatro. Si trova bene in quelle mansioni nelle quali sia protagonista e animatore, può collaborare con alberghi, villaggi turistici, locali notturni, ristoranti, bar.

La Vergine è la formichina dello zodiaco. Operosa e previdente lavora bene in squadra seguendo un progetto senza prevaricare o cercare gloria o posizioni di primo piano. Il suo ruolo è spesso defilato ma non per questo meno prezioso.

La Bilancia è di gusti raffinati e indole conciliante si esprime al suo meglio in ambienti sereni e amichevoli. Può trovare impiego come hostess per eventi o in settori che richiedano capacità di accoglienza per il pubblico. Può lavorare alla reception di una ditta, uno studio, un albergo, una sala conferenze.

Gli Scorpioni sono intelligenti e ambiziosi, difficilmente sa accettare un lavoro monotono e mal sopporta l’autorità.
Può spaziare per varie professioni senza troppe preclusioni, mira a vette molto alte ed è competitivo con i colleghi. Può però collaborare in gruppi nei quali ci sia un’identità di obiettivi come, ad esempio: la politica, il sindacato.

Il Sagittario ha bisogno di movimento e quindi i mestieri che hanno un’attinenza con lo sport o i viaggi sono preferiti. E’ anche una persona con una grossa apertura mentale e altrettanta curiosità e può occuparsi di giornalismo, televisione, accoglienza per stranieri.

Capricorno è concreto. Prioritarie la stabilità finanziaria e la carriera, alle quali si dedica con senso del sacrificio e determinazione, si potrebbe definire un abile utilitario. E’ persona affidabile e prende a cuore gli impegni presi .

L'acquario è eclettico e originale. Difficile che possa conformarsi a un lavoro d’ufficio o a qualsiasi mansione che non sia interessante o creativa.
Le sue capacità logiche e lo sguardo rivolto al futuro lo vedono ben inserito in ambiente scientifico, nel campo della medicina o dell’ingegneria invece è scarsamente astuto dal punto di vista finanziario.

Un Pesci teme d’essere inquadrato in uno schema rigido di orari e regole. Ha i suoi ritmi e pur rischiando di essere dispersivo, rende meglio quando può assecondarli. Grandi improvvisatori si trovano bene quando possono  esprimere il loro potenziale creativo e la sua fantasia, ma è adattabile e riesce a inserirsi anche in settori per lui meno piacevoli.
Ma la domanda finale sarebbe: E Tu ti riconosci in queste valutazioni?








domenica 18 settembre 2016

Nel cerchio di Pluto



I peccatori di incontinenza del quarto cerchio sono gli avari e i prodighi, condannati a spingere enormi massi, divisi in due schiere che quando si incontrano si ingiuriano rinfacciandosi la colpa contraria: la grandezza del peso che li opprime simboleggia la quantità dei beni terreni che accumularono o sperperarono. 

Dal 2011 ad oggi – spiega la Banca d’Italia – sono stati erogati 114 miliardi di euro in meno alle famiglie. Sempre più italiani si vedono negare un finanziamento anche perché risultano cattivi pagatori. Si tratta, cioè, di tutti quelli che hanno pagato in ritardo, o per niente affatto, le rate di un altro prestito. Un condizione che, in questi anni di crisi, può anche rappresenta “la morte civile” per un imprenditore che non otterrà più altri finanziamenti. 
Ogni volta che si accede al credito al consumo (ma anche quando si fa da garante), si viene censiti nei Sistemi di informazioni creditizie (Sic) che raccolgono i dati su tutti i contratti di prestito che banche e finanziarie stipulano con i clienti. Le più note sono Crif, Experian e Ctc. Il compito è chiaro: valutare il merito creditizio e contenere il rischio – attraverso le segnalazioni che gli stessi istituti inviano ogni mese – di concedere nuovi prestiti a quanti non siano in grado di rimborsarli. In sostanza alla Banca d’Italia è stato affidato il servizio di centralizzazione dei rischi creditizi. Essa obbliga le banche autorizzate in Italia, le succursali delle banche comunitarie stabilite in Italia, le società finanziarie appartenenti a un gruppo bancario e gli intermediari finanziari iscritti nell’apposito elenco speciale a comunicare periodicamente l’esposizione dei propri affidati, nonché i nominativi ad essi collegati. 
Questa doppia segnalazione ha lo scopo di sventare il pericolo derivante dalla prassi del c.d. cumulo di fidi, ossia la situazione in cui un soggetto già sovvenuto da una banca ed inadempiente ai propri impegni si rivolge ad un altro istituto di credito per ottenere un nuovo fido. Dal 2005 a disciplinare l’attività dei Sic c’è un “Codice di deontologia e di buona condotta” che dovrebbe tutelare i diritti di quanti risultano censiti, dal momento che possono sempre rettificare, aggiornare e cancellare le informazioni che si rivelino non correttamente riportate. 

Condizionale d’obbligo, visto che nel corso degli anni sono state molte le battaglie intraprese dalle associazioni dei consumatori e dai singoli cittadini che si sono visti iscrivere erroneamente. Basti pensare che le dispute continuano ad affollare anche le aule dei tribunali. L’ultima sentenza emessa dalla Corte di Cassazione (sentenza n° 18555/2013) pochi mesi fa non fa altro che ribadire il “diritto del cliente a ricevere entro 15 giorni una risposta dalla banca con le informazioni contenute nella segnalazione negativa emessa a suo carico”, così come previsto dal Codice. La dottrina inquadra la tematica dell’erronea segnalazione al CRIF nel più vasto tema del danno da informazioni inesatte, quale confine tra la responsabilità contrattuale e quella aquiliana. In particolare, la giurisprudenza di merito ha rilevato la non sufficienza di un singolo inadempimento del debitore e della mera contestazione di un credito quali presupposti per la segnalazione. L’illegittima segnalazione del sovvenuto alla CRIF integra una violazione della buona fede nell’esecuzione del contratto
Detta violazione comporta un necessario risarcimento del danno in via equitativa purchè si dimostrino le conseguenze dannose nella propria sfera patrimoniale. Infine, questo è quanto affermato dal Tribunale di Torino con la recentissima sentenza n. 3651, emessa in data 20.05.2015: « Se pure è vero che – in linea di principio – l’illegittimità della segnalazione eseguita da una banca di per se costituisce un comportamento pregiudizievole per l’attività economica del soggetto illegittimamente segnalato, in special modo ove eserciti attività d’impresa, nonché lesivo della sua reputazione, poiché il discredito che deriva dalla segnalazione genera una presunzione di scarso affidamento dell’impresa con inevitabile perturbazione dei suoi rapporti economici, facendo apparire rischiosi anche gli affidamenti già concessi (analogamente a quanto avviene nell’ipotesi del tutto analoga di illegittimo protesto di una cambiale), occorre però notare che, nel caso in esame, non vi è prova di esistenza del danno da lesione dell’immagine sociale e professionale della persona segnalata, non avendo l’attore dimostrato l’esistenza dell’asserito pregiudizio sofferto e del nesso causale tra esso e la condotta della banca. Pur potendosi ravvisare la potenziale idoneità dell’erronea segnalazione, l’attore non ha tuttavia assolto l’onere probatorio di concreta ed effettiva esistenza del danno, del suo ammontare e del rapporto di causalità con la condotta…»

mercoledì 14 settembre 2016

Consulenza di consulenze: scegliere con cura ed attenzione

Ci sono tanti, e forse troppi, consulenti sentimentali, diventa faticoso scegliere bene, se qualcuno avesse veramente bisogno, ma diventa molto facile invece escludere alcuni "cialtroni" che tra il motivare e "gigioneggiare", vengono scoperti abbastanza semplicemente sui loro scopi: approfittare e guadagnare.
E' facile ma non facilissimo perchè, in alcuni casi con abilità, questi consulenti sentimentali, per i maschi è un "guru" o un "maestro", usano abbastanza buon senso per catturare l'attenzione, ad esempio:

A) La regola d'oro della seduzione è quella di essere se stessi. Non create un personaggio finto, il gioco viene presto smascherato e non raggiungerete la meta agognata, anzi potrete coprirvi di ridicolo.
B) È importante anche non mostrarsi mai troppo euforici o troppo timidi; dovete invece trasmettere serenità d'animo e determinazione, ingredienti essenziali per mettere in atto un'efficace strategia di seduzione.
C) Da non trascurare, quando si è davvero intenzionati a sedurre qualcuno, è ricordarsi di non fare dei monologhi. I tipi troppo loquaci risultano mortalmente noiosi. È sempre fondamentale instaurare un dialogo mostrando di essere degli ascoltatori attivi e pazienti e interessati a quello che l'altro ha da dire.
D) È altrettanto importante non mostrarsi invadente. Non cercare un contatto fisico a tutti i costi, l'invadenza, del resto, non va manifestata neppure con lo sguardo, in quanto si rischia di apparire sgradevoli e di infastidire chi vi sta di fronte.
Questo è un abile affabulatore, non detta regole assurde ma usa il buonsenso, frena gli eccessi, cerca di regolamentare con proposte civili un incontro con possibile "conquista". Vorremmo far notare che questo metodo sarebbe utile sempre con ogni nuova conoscenza e soprattutto anche se non si è soli, ovvero in un contestosociale come un cena tra amici. Suggerimenti utili anche se andate da Maria De Filippi, in cerca di compagnia.
La critica a questo sistema è che non è un percorso specifico per chi vorrebbe rapportarsi strattamente con una specifica persona, siamo nella buona creanza che va bene, ma non porta garanzie.

L'esempio continua: Ricordate inoltre che la seduzione avviene anche e soprattutto da un punto di vista intellettuale, mostrando sempre una certa raffinatezza e sensibilità. Bisogna sorridere e guardare negli occhi la persona che abbiamo vicino mostrando piacere di conversare, poi sarà il partner a corrispondere il vostro atteggiamento e voi vi regolerete in base alla risposta che riceverete. Se abbiamo un po d'intuito non ci sarà difficile capire se il nostro comportamento è gradito o meno. Se avete problemi di sensibilità e di raffinatezza, un po' di intuito e buone maniere, probabilmente un rapporto lo riuscite a creare, ma quando non avete queste qualità???
Ci sono invece casi e proposte di consulenza, ed in questo caso, si annuncia che cadiamo nella più incredibile e becera mercificazione del rapporto, che insegnano a diventare un maschio alfa (ma allora siete un cane): 

1) Togliere l’attenzione da una donna o “spingerla via”, praticamente una sfumatura del tira e molla. Detto così sembra semplice, ma in realtà il takeway è una delle tecniche più difficili e avanzate di tutta la seduzione. Se saper fare dei buoni tira e molla è un arte, fare dei buoni takeaway lo è ancora di più.2) C’è un modo universale di disarmare i test che una donna ti fa, ed è l’esagerazione. Quando una donna ti testa, lei si aspetta che tu ti giustifichi o che cerchi di contrastarla. Non si aspetterebbe mai che tu le dia ragione. L’esagerazione non solo è potente perché la spiazzi completamente, ma è estremamente efficace anche perché fai uso dell’ironia in una delle sue forme più brillanti. E come sai, far ridere una donna è sempre una buona cosa.3) Le vostre storie sono tra le cose migliori di cui parlare. Se vuoi entrare in sintonia con una persona, raccontale delle storie significative della tua vita e lascia che lei condivida le sue con te. Condividendo delle storie ricche di significato, ti stai aprendo a lei e questo le darà la possibilità di aprirsi a te. E la cosa crea una connessione incredibile. Ovviamente vale anche il contrario: se riesci a farla aprire per prima, poi apriti a tua volta…almeno un pochino 4) Il modo più efficace per far investire una donna è farla qualificare.
Premendo i giusti grilletti la porterai a parlare di sé per dimostrarti quanto è in gamba, e quanto essa meriti la tua attenzione. Farla qualificare come si deve è un’arte sopraffina (al pari del tira e molla), ma è ciò che fa la differenza tra un uomo che piace e uno che viene letteralmente inseguito dalle donne. Tutte le donne hanno un forte bisogno di validazione e sono portate a cercare di soddisfarlo.
5) Che cosa dicono gli italiani di XXXX-XXX:
“Ho migliorato la mia posizione lavorativa perché sono riuscito a concludere importanti contratti grazie al mio fascino personale. Inoltre sono felicemente fidanzato con Laura, una collega davvero molto carina e intelligente con cui tutti ci provavano, ma che ha preferito me agli altri. Tutto questo grazie a XXXX-XXX.

Se siete molto più furbi della persona desiderata, forse e poi ancora forse, potrebbe funzionare, ma se cadete in questi suggerimenti non siete così furbi, e comunque se l'ambita preda non la conoscete,  potrebbe dimostrarsi molto più capace di voi. 
Il linguaggio usato è terribile, grilleti, validazione, disarmare, takeaway, sono termini orrendi per aiutare qualcuno ad avere un papporto con un altro essere umano. Sbagliato l'approccio, sbagliato l'atteggiamento mentale, sbagliato il giochino, e falsa la pubblicità poco occulta del testimone. Questo vuole soldi in cambio di nulla, perchè non andrete molto lontano in questo modo.

Un buon consulente vi sottolinea opportunità ed anche errori, e Infogratis anche in questo caso ha cercato di darvi un punto di vista diverso per permettervi di valutare con attenzione. Così dovrebbe essere, sempre.
























lunedì 5 settembre 2016

Over 40: consigli e "sconsigli" sull'outfit


Senza criticare nessuno e nessuna, anzi sottolineando che la libertà di vestire come si vuole è anche questo un segno di civiltà, si ritiene comunque opportuno fare una netta distinzione tra libertà ed convenienza di vestirsi in una data maniera.
Precisato che per outfit si intende un insieme di abiti e accessori che rendono perfetta quella che una volta si chiamava “mise”, i suggerimenti offerti sono giudizi di valorizzazione che valgono per molti ma non per tutti. 

Superati gli "anta", ad esempio, non è più consigliabile utilizzare degli short che scoprono il tanga, e non sarebbe solo questione di età, troppo spesso si vedono fanciulle che per "conformazione ereditaria" dovrebbero in ogni caso astenersi dall'indossare certi indumenti, specie se il loro fine è quello di sedurre o affascinare. Vestirsi per valorizzare se stessi, per mostrare personalità, significa anche rinunciare o meglio decidere liberamente di evitare quello che stona.

In ogni caso nel tempo il corpo evolve e cambia e non sempre la chirurgia riesce a contenere o limitare la diversità.
Le signore dopo i 40 dovrebbero A) prevenire "cedimenti strutturali" del décolleté. In altre parole, è arrivato il momento di abbandonare alla biancheria intima logora e malandata e di scegliere un reggiseno adatto alle forme. Di sicuro  oltre ad una migliore silhouette, anche la postura ci guadagna.
Allo stesso modo anche se carine, e non siete ad una festa "particolare" o in palestra, B) in genere le scritte che compaiono sulle magliette sono del tutto inadeguate ed inaspettate nelle normali attività quotidiane. Superati i 40"anta", comunicate verbalmente le vostre opinioni e non lasciate che sia una T-shirt a veicolare il vostro messaggio, sembrerebbe piuttosto immaturo, e questo vale anche per i maschi rockettari o politicamente impegnati che siano.

Stesso discorso C) valido per tutti sui pantaloncini corti. Se anche ci si può (fisicamente) permettere d'indossare un determinato capo, ciò non significa che si debba farlo per forza. Se non hai una gamba di legno o gambe storte, rovinate, non si ha l'obbligo di esibire ad ogni costo ed in ogni situazione il nuovo tatuaggio su polpaccio stanco, specie se sei al lavoro, per i maschi. 

Per le donne sconsigliatissimo un capo con le dimensioni di un fazzoletto che copre a malapena le parti intime, come una minigonna "vertiginosa" o pantaloncini corti in denim (ma anche quelli in normale cotone che hanno spopolato per tutta l'estate 2016). Da abolire o rinunciare, perché esporre centimetri di lato B alla pubblica vista non è molto chic, specialmente quando la carta d'identità sarebbe da ulteriore rinnovo. Su questo argomento viene in mente una famosa citazione dal film Blade runner "I've seen things you people wouldn't believe" (ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi) ma per gli italiani abbiamo ancora la speranza di lottare contro la grettezza e barbarie più totale.

Che si tratti di una banale scritta su un top o di un semplice ghirigoro sulla tasca posteriore dei jeans, D) indossare qualcosa di luccicante dopo i 14 anni dovrebbe essere considerato fuori legge a prescindere, perché gli strass fanno subito pensare a sogni adolescenziali non necessariamente esauditi. Quindi perché rischiare di essere scambiata per una reginetta di bellezza mancata.


Nonostante tutto, siamo liberi di fare quello che ci pare. Quelli che vogliono sembrare giovani ci provino, ma lascino la libertà di esprimere un giudizio critico (non offensivo) al denim logorato, tagliato, ridotto, luccicoso ed inadatto a quasi tutti.

Sentirsi bene con sé stessi è importante, ma poichè si vive in società, bello sarebbe sentirsi bene anche con gli altri senza rincorrere esibizionismi che non sempre sono "moda" ma spesso sono commercio







 

giovedì 1 settembre 2016

Gastronautica, consulenza alimentare di base

Ci sono detti di saggezza popolare, proverbi, credenze diffuse e condivise, situazioni ben conosciute che invece hanno l'unico merito di essere scandalosamente prive di ogni fondamento.
A cominciare dal fatto che come dicevano i latini "Vox populi, vox Dei" si usava per indicare la veridicità di un’affermazione sulla quale il popolo era concorde, pur in mancanza di validi riscontri oggettivi, cosa che invece non la rende affatto vera, ci sono tante altre storie che non hanno alcun senso. Populismo di massa, oggi si direbbe, sottolineando che con la pancia non si ragiona mai.

Nel caso del cibo, alcune convinzioni si adattano alla perfezione a questo schema "nonsense", perché ormai talmente radicate nella cultura popolare che in pochi si azzardano a contestarle, benchè siano prive di qualunque fondamento scientifico anzi per dirla tutta siano delle "emerite sciocchezze".

IL PESCE FA BENE ALLA MEMORIA
Potremmo definirlo un riuscitissimo “pesce d’aprile” perchè se è vero che il fosforo ha delle innegabili virtù (contribuisce alla formazione di ossa e denti e alla costituzione di importanti molecole ed è utile a molti organi, fra cui il cervello, dove avvengono fra gli altri anche i processi mnemonici) non è però vero che il pesce ne sia la fonte privilegiata, visto che carne, formaggi, rosso d’uovo e molti farinacei ne contengono la stessa quantità, ovvero 150 mg per 100 grammi.

IL LATTE PROTEGGE DALL’AVVELENAMENTO
Luogo comune fra i più diffusi, ma anche fra i più pericolosi, il latte non solo non serve a proteggere da un’eventuale sostanza tossica ingerita, ma in alcuni casi può addirittura peggiorarne gli effetti: i grassi in esso contenuti possono infatti solubizzare alcuni veleni liposolubili, diffendendoli così più rapidamente nell’organismo e aggravando l’intossicazione.

IL CIOCCOLATO FA MALE
Guardato con sospetto dalla Chiesa fin dal XVI secolo, per il piacere che procurava, in realtà il cioccolato, ricavato dai semi dell’albero di cacao, è un valido antistress e un blando antidepressivo, ma protegge anche il sistema cardiocircolatorio, aiuta a ridurre il colesterolo cattivo e contrasta la fatica psichica. Sarebbe meglio sceglierlo nella versione fondente, perché tutti i benefici elencati diminuiscono con l’aumentare della percentuale di latte. Sempre da sconsigliare per chi soffre di emicrania e può essere letale per alcuni animali.

MANGIARE DI NOTTE FA MALE
Altro credo popolare da sfatare è che nutrirsi di notte sia più dannoso che farlo di giorno. Niente di più falso, le calorie restano calorie e gli studi dimostrano che il peso non cambia anche se assumiamo il 65% del nostro fabbisogno giornaliero nelle ore notturne. Se poi una persona per vari motivi dovesse lavorare di notte o consumare energie durante la notte, non sarebbe il pasto notturno quello che gli rovina la vita.


LA FRUTTA LONTANO DAI PASTI
Non è vero neppure che mangiare la frutta a fine pasto faccia male. La vitamina C facilita l’assunzione del ferro acquisito con gli alimenti vegetali. Inoltre, non è vero che per fare bene non vada sbucciata: la buccia non è particolarmente ricca di vitamine e le fibre contenute sono presenti anche nella polpa.


I DIGESTIVI PER AGEVOLARE
L’amaro a fine pasto non fa digerire. L’alta gradazione alcolica del liquore irrita le pareti dello stomaco e può produrre esattamente l’effetto opposto a quello sperato. Ad aiutare, invece, è un bicchiere di vino durante il pasto perché la bassa gradazione alcolica stimola la secrezione gastrica.



 
Meglio rivolgersi ai medici per problemi alimentari e lasciate perdere la voce del popolo o di internet, social, non esperti e speculatori. 
Questa è la migliore consulenza che si può dare agli interessati.