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martedì 27 marzo 2018

Premi artistici: disdicevoli, insopportabili ma utili

Non siamo assolutamente d'accordo sui metodi e nemmeno sui risultati. Non siamo d'accordo nemmeno sull'idea di fare classifica artistica, nemmeno con l'OSCAR, non con il David di Donatello e nemmeno con orsi, leoni, dinosauri di Berlino, Cannes o qualsiasi altro posto. Non esiste la classifica dei migliori o peggiori, esiste la classifica di chi ha venduto tante copie, di chi ha avuto maggiore incasso, mai, e poi mai, quella di merito artistico. Sono classifiche utili a vendere un prodotto, un artista o solo dei gadget, in pratica non hanno alcun senso artistico!
Esempio: Ridicolo definire la Gioconda meglio della Dama con l'ermellino o della Nascita di Venere o di una delle meravigliose opere di Claude Monet. Meglio la Divina Commedia oppure Amleto? Scelta penosa, chiunque la faccia, anche se rinomato ed intellettuale nonchè conoscitore, resta un autentico idiota, se ci crede, se fosse ben pagato allora è un venditore di fumo.
Sul web i 10 migliori libri di fantascienza sono indicati secondo classifiche molto discutibili:  


Classifica 1
  1. L'invasione degli Ultracorpi, di Jack Finney.
  2. L'uomo nel labirinto, di Robert Silveberg.
  3. Assurdo universo, di Fredric Brown.
  4. I'm legend, di Richard Matheson.
  5. Nascita del Superuomo, di Theodore Sturgeon.
  6. Fanteria dello spazio, di Robert A. Heinlein.
  7. Trilogia della fondazione, di Isaac Asimov.
  8. Cronache marziane, di Ray Bradbury.

Classifica 2

  1. Jules Verne - Ventimila leghe sotto il mare (1870)
  2. Herbert George Wells – L'isola del dottor Moreau (1896)
  3. Herbert George Wells - La guerra dei mondi (1897)
  4. Evgenij Ivanovic Zamjatin – Noi (1921)
  5. Aldous Huxley – Il mondo nuovo (1932)
  6. Olaf Stapledon – Sirius (1944)
  7. Jacques Spitz - L'occhio del purgatorio (1945)
  8. Alfred Elton Van Vogt- Il ciclo del Non-A
  9. George Orwell – 1984 (1949)
  10. Theodore Sturgeon – Cristalli sognanti (1950)


Mancano, ed urlano vendetta, in queste scelte autori famosi come, P.K.Dick, tanto per evidenziare il buco, Arthur C. Clarke, Orson Scott Card, Dan Simmons, William Gibson, Frank Herbert, Michael Crichton.
Mancano opere di valore assoluto, è citata la Fondazione, ma non sono presenti i Robots di Asimov, Matheson presente solo con un libro, il più famoso non il migliore, assenti opere di Bester, Ballard, Zelazny, anche se meno conosciuti.
Ci sono, in parole povere, vuoti spaventosi e nella cinematografia troviamo la stessa situazione.

Migliori film

1- Metropolis (1927) Il fondatore del genere al cinema è anche considerato uno dei film più belli di sempre
 
2- Il Pianeta delle Scimmie (1968)
3- 2001: Odissea nello Spazio (1968)
4- Solaris (1972)
5- Alien (1979)
6- L'Impero Colpisce Ancora (1980)
7- Blade Runner (1982)
8- Ritorno al Futuro (1985)


Non riusciamo a capire perchè il secondo film di Guerre stellari sia migliore del primo e del terzo, nemmeno citati. Solaris, versione russa è una mattonata tremenda, anche quello con Clooney è difficile da vedere, Metropolis è antichissimo, escluso Avatar, Matrix, Interstellar, MadMax e tanti altri. Secondo questa tabella dal 1985 non viene fatto un film di fantascienza da classifica, lontano dal podio Matrix, Avatar, Terminator, Inception e tanti altri meritevoli di citazione più che di essere classificati.Se prendete un'altra classifica anche con 50 film il ragionamento resta il medesimo.

MORALE FINALE: la classifica 1 è quella dei ragazzini, la 2 è quella con maggiori pretese letterarie, la classifica dei film è quella dei puzzoni. L'importante è non fidarsi delle CLASSIFICHE, scegliete anche  le opere menzionate ma scegliete con la vostra testa e con i vostri gusti, e non solo perchè "qualcuno" sovvenzionato specula sul valore artistico. A me sono piaciuti Dune di Frank Herbert ed Hyperion di Dan Simmons, ma questo non vuol dire che siano meglio di altri, però sono sicuramente ottime letture.







venerdì 9 marzo 2018

Lezione di insulto creativo

Siamo tutti veramente stanchi in questo periodo e così i nervi scattano veloci ed aggressivi, esce l'insulto verso la vittima delle nostre ire. Purtroppo, e qui ci vuole una irritata sottolineatura, oggigiorno ignoranza e stupidità non permettono più un buon insulto, ovvero definire/deprecare con precisione un comportamento detestabile.

Tutto è diventato così rozzo, stupido e infamante che non vi è più nemmeno "l'orgoglio di parlare chiaro", che in parole povere ma molto chiare, è sinonimo di grande ignoranza e dimostrazione di non saper argomentare velocemente.
Oggi tutto è "genitale", testa, faccia, personalità oppure è tutto "lato B" rivisitato in tutte le forme e declinazioni. Allo stesso modo i complimenti sono diventati "genitali" o "posteriori".

Parole banalmente uniche comprendono tutto dalla stima all'ingiuria.
Se una poco gentile signora mi dicesse "sei proprio un cazzone" probabilmente mi insulta al 90% e poco probabilmente esprime una sorta di affetto al 10%, ma queste percentuali, oltre che ridicole, sono del tutto da verificare, anche se il nostro orgoglio si gonfia sentendosi dire così. Normalmente se invece dicono ad un maschio che è un "coglione" non bisogna dubitare mai, è offensivo.

Impariamo quindi ad insultarci come si deve.
Cominciamo dai maschi:

1) Meschino:
A) che ha idee e sentimenti gretti, limitati; che rivela povertà di spirito, ristrettezza mentale; sentimenti meschini; idee meschine, B) che è troppo scarso; insufficiente, inadeguato: dono, compenso meschino |aspetto meschino, gracile, debole; miserando. C) infelice, sventurato; che è in povertà o in miseria, che si trova in condizioni assai disagiate dim. meschinello, meschinetto, meschinuccio. Meschino è anche persona gretta, persona disgraziata e infelice, schiavo, servo: Venir sen dee giù tra’ miei meschini / perché diede il consiglio frodolente (DANTE Inf. XXVII, 115-116)
Etimologia: dall’ar. miskin ‘povero, misero’.
Garzanti
2) Bislacco: di chi si comporta in modo strambo
Dizionario Sabatini Coletti

3) Balordo:
Tardo di mente, tonto, sciocco, stupido.

4) Gaglioffo: ribaldo, briccone
fonte: Dizionario Sabatini Coletti

5) Paltoniere - cialtrone
Persona abitualmente trasandata e sciatta nel vestire o nel fare il suo lavoro; ciabattone.
Etimologia: dal fr. ant. pautonier ‘servo, persona di bassa condizione’. Garzanti.
(il cialtrone inoltre cialtroneggia che non significa stare su un trono)

6) Smargiasso: persona che si vanta di capacità o imprese inventate o ingigantisce le proprie qualità
Dizionario Sabatini Coletti

7) Pelandrone

Non disdegnamo ma in questo caso non come insulto ma come definizioni di persona sgradevole: Voltaggabana, Solipsista, Fantoccio ed il modernissimo Coglione che racchiude vari vizi "bugiardo/stupido/piaggiatore"

Per le donne:

8) Sgarzigliona: fanciulla prosperosa. Tecnicamente non è un insulto, ma difficilmente potrebbe venire interpretata bene.
fonte: “Il libro delle parole altrimenti smarrite”, Sabrina D’Alessandro (Rizzoli)

9) Megattera e Lavandaia sono variazioni dei meno novili cicciona e confusionaria, strillona. Gergo di strada ma comunque esplicativo.

10) Baldracca: prostituta.
Etimologia, nome toscanizzato di Bagdad, un tempo considerata la città dissoluta per eccellenza.
Garzanti

Per tutti:
11) Piaggiatore o piaggiatrice al posto del più gretto "leccaculo"
piaggiatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di piaggiare2], letter. – Chi per servilismo o tornaconto asseconda o loda l’operato altrui; adulatore: si scambiavano [...] e sciocchi piaggiatore (Pirandello). Come agg., che esprime adulazione, che ha carattere di adulazione (Treccani)

12) Cioccolataio/a 
a meno che non siate commercianti di cioccolata, tutti gli altri che fanno la figura di un cioccolataio, fanno una magra figura, una pessima figura. L'origine di questo modo di dire non è ancora ben chiara, l'intento di chi etichetta un altro di solito lo è.

Mentre una fuggente imprecazione ed un piccolo insulto possono essere comprensibili anche se difficilmente tollerati, in quanto è umano che capiti, disumano diventa quando si passa a vie di fatto ed anche peggio, si sfoggiano ed usano armi di qualsiasi tipo. Anche un semplice bastone non è civile, anzi è inammissibile, inaccettabile, detestabile.

Dobbiamo avversare in tutti i modi la barbarie, anche nell'insultare, e soprattutto la violenza non verbale, specie contro i più deboli che dovrebbero organizzarsi bene, e poi difesi anche meglio, per contrastare questa umana ma diffusa bassezza.














martedì 5 dicembre 2017

Romanticismo e Tv: modernità grezzoromantica


Viviamo in un mondo che vorrebbe fare del bello il suo ideale, ci troviamo tra le mani Barbara D'Urso, con le sue trasmissioni tardo grezzo emozionali, che tende ad un ideale caciarone. Nel mezzo una politica di urlatori scandalizzati ma  scandalosi, dall'altra parte la noia totale dei bigotti benpensanti. Nel miscuglio mettiamo gli influencer che non si capisce cosa influenzano e facebook che permettendo uno speakers corner a tutti, è diventato una discarica, non solo di toni ma soprattutto di concetti. 
Se pensiamo che parole come ispirazione e sublime, sono i cardini del romanticismo, allora la modernità pseudo artistica del Grande fratello o Xfactor, non arriva nemmeno ad essere pittoresca, ma piace. 
La domanda che piaccia perchè non si conosce altro, oppure che piaccia per identificazione e valore dei personaggi, non è poi così strana. 
Non siamo quelli che dicono di non guardare, guardiamo, ma dopo cinque minuti cambiamo, e poi nel vuoto totale ricapitiamo e dopo altri tre minuti ricambiamo canale, ed è proprio perchè abbiamo visto che possiamo permetterci un giudizio molto negativo, perchè in poco tempo ci portano oltre il limite di sopportazione. 
Il romanticismo si presenta con caratteristiche diverse da nazione a nazione. Il romanticismo rivaluta le sfere della passione, dell'irrazionalità e del sentimento che erano state messe da parte in favore della razionalità nel periodo neoclassico, rivalutando anche, in questo modo, il genio individuale e l'ispirazione. Mentre il neoclassicismo si rifà all'arte classica, il romanticismo si rifà al medioevo che fino a questo momento era considerato un secolo buio e decadente.

La poetica romantica si basa sul concetto che la natura non produce il bello ideale, ma immagini che possono ispirare due sentimenti fondamentali: il pittoresco e il sublime. Secondo le teorie di Burke il pittoresco e il sublime sono due opposti tra loro, il sublime non nasce dal bello, ma nasce dai sentimenti di paura e di orrore del vuoto e dell'infinito. Secondo Kant il sublime nasce dal conflitto tra sensibilità e ragione e dal sentimento di sgomento, di fragilità che prova l'uomo difronte allo spettacolo dei grandi sconvolgimenti e fenomeni naturali. Il pittoresco è la categoria estetica dei paesaggi e del sentimento della rovina che ispira la sensazione del disfacimento delle cose prodotte dall'uomo, ispirando allo spettatore commozione per il tempo che passa.

Il sentimento civile e politico di questo periodo unifica tutte le arti, dalla letteratura alla pittura e alla musica. Insieme con la letteratura, la pittura è la forma d'arte più importante di questo periodo.
Dal punto di vista dei contenuti, la pittura romantica si ispira in genere ai grandi temi storici, con preferenza per i momenti di lotta patriottica e popolare, per i fatti di cronaca e di vita quotidiana. Si afferma, decisamente e superbamente anche il genere del paesaggio.

Sul web si trova tutto, quindi diamo poche brevi indicazioni su cosa cercare:
William Blake

Concludiamo con una semplice raccomandazione: meglio un museo o una mostra o una visita a qualche bel mercatino, a teatro, al cinema, piuttosto che troppe ore davanti alla Tv con questi "amici, VIP, artisti, commentatori". Recuperate qualche amico vero, non virtuale, e provate, solo dopo decidete cosa vi piace e cosa più interessa.    




lunedì 11 aprile 2016

Il Sottotetto: tanto trascurato quanto importante e dalle innumerevoli potenzialità



Il "SOTTOTETTO" è una parte della casa spesso abbandonata a se stessa o adibita a ripostiglio.
In alcuni casi però, previsti dalla legge, il sottotetto può essere recuperato e adibito ad abitazione. Leggi e Regolamenti determinano in modo chiaro ed esaustivo le normative  per il recupero del sottotetto: per renderlo abitabile è necessario fare riferimento all'ordinamento vigente in materia di "Recupero ai fini abitativi dei Sottotetti esistenti".

Tale normativa è stata varata da alcune Regioni, per poter regolamentare spazi abitativi che possono dar luogo da una parte ad abusi edilizi e dall'altra possono permettere di ricavare nuovi appartamenti senza aggiungere ulteriori volumetrie al territorio.

Le Regioni che hanno varato la normativa per il recupero ai fini abitativi dei sottotetti esistenti sono: Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia, mentre in Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sono previste facilitazioni nonostante la mancanza di leggi specifiche in materia.

Una volta accertatisi di possedere tutti i requisiti del caso e ottenuti i permessi, la domanda sorge spontanea: ma in che cosa vogliamo trasformare il sottotetto?

Le risposte possono essere tante e variano sicuramente a seconda delle esigenze di ognuno, ma qualche idea la si può dare. I casi principali sono tre:

- il sottotetto può essere abitato e risulta uno spazio a se stante.
- il sottotetto non può essere abitato ma lo si può sfruttare come solaio.
- il sottotetto può essere abitato ed è collegato all'ultimo piano dell’edificio.

Una volta che abbiamo in mente un buon sistema di climatizzazione che renda confortevole il sottotetto sia nella stagione fredda che in quella calda, pensiamo a quale “appendice” dell’appartamento inserire nel sottotetto; le possibilità sono ovviamente infinite, e ci proponiamo per presentare alcuni consigli su come utilizzare il vostro sottotetto una volta trasformato in locale abitabile.

Ecco elencate alcune possibili proposte:


- Stanze Letto aggiuntive, creare un ambiente confortevole per il nucleo familiare o per allestire stanze per gli ospiti; vere e proprie Dependance attigue o annesse all'immobile principale.
- Zona Fitness, attrezzi da palestra per il benessere fisico, accompagnato da zona sauna, ecc...

- Zona Hobby per danzare, con specchi e parquet, per suonare con strumenti musicali e leggii, per il fai date con tavoli ed attrezzi, allestire una sala multimediale con schermi TV ed impianti Home Theatre



- Zona Relax, con comode poltrone e divani, stereo, TV, ecc...

- Biblioteca Personale, tanti scaffali e librerie che riempono anche gli spazi più bassi.




sabato 9 gennaio 2016

Consulenze semantiche: erratico, ieratico, eretico, erotico e sclerotico

Ogni persona uomo o donna che sia, vorrebbe definirsi con aggettivi che sublimano la sua essenza, ogni artista viene introdotto dagli ammiratori spesso magnificamente con parole importanti. Per non cadere nella tentazione di esaltare con "summa" esagerazione se stessi e qualcuno cui si tiene, che potrebbe non gradire, vorremmo spiegare, non proprio a tutti ma solo agli eccessivi cantori di persone, alcune definizioni:

ERRATICO: Colui che cambia posto, nomade, ma anche i blocchi rocciosi che i ghiacciai trasportano a valle. Sullo stesso significato anche instabile; irregolare, discontinuo; vagabondo. Esiste anche estensione interpretativa che lo definiscono incerto, dubbioso, disordinato oppure un fiotto di parole erratiche.
IERATICO: invece indica "Sacerdotale", per lo più con riferimento ai sacerdoti di popoli antichi. La scrittura ieratica sarebbe il tipo di scrittura geroglifica egiziana, in cui la forma corsiva è così accentuata da non permettere di riconoscervi la forma pittografica originaria, abitualmente usata dai sacerdoti. L'estensione del significato è molto più usata, definisce una cosa ovvero un atto, aspetto, gesto, parola, improntata a una compostezza sacerdotale, solenne.
Attenzione perchè usato anche con intonazione ironica, per indicare una gravità e solennità ostentata, caricata, sproporzionata al luogo o alla circostanza.

ERETICO: Colui che ha idee e posizioni divergenti rispetto al proprio gruppo; in particolare chi, pur aderendo ad una confessione religiosa (specialmente cristiana), ne mette in dubbio i dogmi o ne dà diverse interpretazioni. La figura dell'eretico non ci arriva come una figura positiva: è fondamentalmente chi, discostandosi dal seno della madre chiesa, si discosta da una verità con la 'v' maiuscola, precipitando nell'errore. L'etimologia invece ci offre un punto di vista diverso dal tradizionale: l'eretico è colui che ha compiuto una scelta, una scelta divergente. Oggi la ricchezza di questa parola nasce dalla sua emancipazione dal contesto religioso: usata in politica e nell'arte e in generale ovunque vi sia un gruppo omogeneo per credenze o idee, per valori o interessi, ci possono essere eretici, persone che scelgono di portarsi fuori dalla via usata e per questo assurgono a gloria.

EROTICO: tutti sanno cosa significa erotico, eppure per non lasciare dubbio alcuno precisiamo che deriva dal greco erotikos “dell'amore sensuale” e da eros “amore”.
Termine che designa, già in Platone, quella forza cosmica che porta gli uomini ad elevarsi, verso il bene, la bellezza o verso il mondo delle idee. Il termine classico è più ampio del significato attuale, che riguarda principalmente l'amore fisico

Per concludere aggiungiamo SCLEROTICO, che si accompagna poeticamente bene con il resto, e che nel nostro immaginario dipinge altrattanto bene i parolai di professione erratici o ieratici, forse erotici ed anche sclerotici. Finora non abbiamo trovato esempi di chi si definisce posivitamente sclerotico, ma non si può dire che in futuro diventi nobile ed altezzoso.
Scleròtico nel linguaggio medico, di tessuto o di organo che presenta sclerosi: aspetto sclerotico. In botanica, di organo (frutto, seme) modificato per lignificazione. Ed infine per i più e con significato popolarmente riconosciuto: Rigido, inerte, privo di mobilità e di flessibilità, bloccato se volete, riferito a facoltà e attività individuali, o a organismi, istituzioni, sistemi.

Ed adesso, ognuno sia quello che vuole purché si definisca con astuta precisione.





lunedì 14 dicembre 2015

Mani New Look (le unghie natalizie)

Ecco le idee più belle per le tue unghie, perfette per festeggiare con il giusto spirito la ricorrenza più magica ed attesa dell’anno. Soggetti divertenti, quali renne cartoon e l’amatissimo Babbo Natale, piuttosto che veri e propri ritratti di scene di vita tipicamente invernali, quali fiocchi di neve che cadono e boschi dall’atmosfera fatata, affollano le proposte più belle da sfoggiare. E' la forma la vera novità!

                                                      Red Coffin 
L’estremità dell’unghia deve restare lunga e piatta, dalla forma ben squadrata, che somigli per l’appunto a quella di una bara, oppure alla delicatissima scarpetta di una ballerina. Per questo look dovete lasciar crescere le unghie appena più del solito, oppure acquistare un set di unghie false (o due) per fare un po’ di pratica.

Punte esagerate
Un altro nome eccentrico per una manicure sensazionale e, soprattutto, super rapida. Per questo look ci ispiriamo alle modelle dell’appariscente designer americano Jeremy Scott, dalle unghie dipinte di colori vivaci e contrastanti, e dalla forma ovale, sexy e provocante. Unghie lunghissime come artigli e smalto metallico o elettrico: il punto, una volta ogni tanto, è proprio quello di esagerare!

Unghie corte
Rispetto ai primi due look questo ha ben poco di stravagante, eppure è un eccezionale salvavita che può seguire sia l’uno che l’altro, allo stesso tempo senza farci peccare di stile. Le unghie corte «al punto giusto» vanno sempre di moda, sia sulle passerelle che sui red carpet degli eventi internazionali più importanti e sciccosi dello showbiz. Utilizziamo un paio di forbicine di qualità, tagliando l’unghia in modo definito, ma senza andare troppo a fondo. Per regolarci, lasciamo sempre un pezzetto da limare, poi ammorbidiamo le cuticole e spingiamole indietro con un bastoncino apposito – dalla punta di gomma – per un risultato ordinato e pulito.