Lo Spread è uno degli indicatori più usati nella politica economica e nella stampa per spiegare l'andamento economico di uno stato. Per valutare la crisi italiana si è spesso preso in considerazione lo spread con i bund tedeschi”. Lo spread è considerato infatti un indicatore della capacità di un paese di restituire i prestiti. Lo stato italiano, ha moltissimi debiti, costituiti sostanzialmente da tutti i titoli di stato (Bot, btp ecc) emessi in cambio di soldi presi in prestito da cittadini, banche , altri paesi. Oggi l’Italia è finanziariamente meno credibile e per far acquistare i suoi bot deve offrire interessi sempre più alti. Spread è la differenza o “allargamento” (spread in inglese) di rendimento tra i titoli di Stato (come i btp) italiani e quelli tedeschi (“bund”), meno l’Italia è credibile, più alti sono gli interessi che deve pagare per avere prestiti e più aumenta lo spread con i titoli tedeschi, giudicati molto affidabili. Adesso lo spread è basso anche se i debiti italiani non sono diminuiti, quelli tedeschi restano molto affidabili, e le riforme non proprio pronte, quindi senza un grande rinnovamento fatto. Allora lo spread è anche gioco finanziario spregiudicato, dove i ricchi come al solito fanno i gradassi.
lunedì 16 marzo 2015
INFO alta finanza: Derivati finanziari
Come dice il nome, si tratta di prodotti finanziari il cui valore "deriva" dall’andamento del valore di un altro bene (azioni, obbligazioni, valute ) oppure dal verificarsi di un preciso evento. In altre parole è una sorta di "scommessa" su un avvenimento futuro: ad esempio, le quotazioni di quel titolo saliranno o quell'ente locale non sarà in grado di pagare il suo debito. Praticamente, uno strumento derivato consiste in un contratto tra due parti che specifica le determinate condizioni entro le quali dovrà avvenire il pagamento. Il contratto prevede lo scambio di un titolo il cui valore è determinato dalle cosiddette "attività sottostanti", ovvero quei beni il cui valore di mercato determina il prezzo del contratto. L’attività o l’evento, che possono essere di qualsiasi natura, costituiscono il cosiddetto “sottostante” del prodotto derivato. La relazione che lega il valore del derivato al sottostante è il risultato finanziario del derivato, detto “pay-off”.
I derivati sono utilizzati per tre scopi principalmente:
1) ridurre il rischio finanziario di un portafoglio (finalità di copertura): acquisto un titolo nella ovvia speranza che salga, ma al tempo stesso acquisto un derivato sullo stesso titolo che prevede il calo delle sue quotazioni. Comunque vada non ci perdo;
2) ottenere un profitto assumendo esposizioni di rischio (finalità speculativa);
3) ottenere un profitto privo di rischio attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante per cogliere eventuali differenze di valorizzazione (finalità di arbitraggio).
Tra i derivati più diffusi rientrano i futures, le opzioni e gli swap. Tra i beni sottostanti, ovvero alla base dei titoli derivati si trovano comunemente commodities (come ad esempio il petrolio), azioni, titoli obbligazionari, tassi di interesse e valute.
Lo swap, nella finanza, appartiene alla categoria degli strumenti derivati, e consiste nello scambio di flussi di cassa tra due controparti. Va annoverato come uno dei più moderni strumenti di copertura dei rischi utilizzato prevalentemente dalle banche, dalle imprese e anche dagli enti pubblici. Si presenta come un contratto nominato (ma atipico in quanto privo di disciplina legislativa), a termine, consensuale, oneroso e aleatorio.
Un meccanismo di GARANZIA, per fare affari limitando il rischio, per molti comuni italiani anche importanti si è tramutato in debiti insostenibili, e probabile ricorso ai tribunali. Evidentemente, come al solito, i furbi stanno sempre da una parte e noi abbiamo votato quelli dall'altra parte. Come si dice in questi casi? "forse si stava meglio quando andava peggio", poi al posto dei partiti politici sono arrivati i grandi geni in economia e commercio.
martedì 3 marzo 2015
Variazione di Lasagna
Le lasagne, in Emilia sono mitologia, devono assolutamente essere preparate con la ricetta della nonna e guai a cambiarla. Questa volta saremo “blasfemi”, offriamo una nuova e speciale ricetta vegetariana, non perchè abbiamo qualcosa contro il ragù di carne, ma per avvicinare tutti anche coloro che non consumano carni ad un piatto favoloso.
Ingredienti: 1 Carota, 1 Zucchina, 1 Costola di Sedano, 1 Peperone, 2 Patate, 1 Spicchio d’Aglio,150 gr di Pomodorini, 1 Pezzo di Cipolla, 1 Porro, 150 gr di Broccoli.
Olio Q.B., Sale Q.B., 1 Litro di Latte, 80 gr di Burro, 120 gr di Farina, Noce Moscata Q.B.
Pasta per Lasagne Fresca Q.B.; Parmigiano Grattugiato Q.B., Pepe Q.B.
lunedì 26 gennaio 2015
Nella bella Verona...
Da secoli, Verona fa rima con Amore. E se Shakespeare ne ha consacrato il nome ambientando nella città scaligera l’indimenticabile “Romeo e Giulietta”, è impossibile pensare a città migliore per celebrare la propria festa degli innamorati. Ogni anno, nel periodo di San Valentino, Verona vi accoglie tra i suoi luoghi più affascinanti e storici per farvi vivere un evento romantico, emozionante e unico: Verona in Love!
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