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venerdì 16 marzo 2018

Ponti di attracco e punti di attacco

Prendersi sul serio non fa sempre bene, talvolta è sbagliato, spesso è male. Lo dice uno che non ha nessun titolo per esprimere tale concetto, ma siccome non gli interessa avere titolo o esperienza o riconoscimento o attitudine, lo dice lo stesso impunemente, perchè non è una contraddizione scientifica.

Per intrattenere rapporti interpersonali, molto complessi, serve attenzione, delicatezza, tranquillità, ma non seriosità. Se poi nel rapporto interpersonale entra in gioco una donna, allora definirli molto complessi è riduttivo, e la parte seria lasciatela giocare a lei, altrimenti si stanca prima, perché con il fluire del tempo si stancherà comunque.
I rapporti donna-uomo hanno la cartteristica di oscillare continuamente tra l'esaltante e l'incubo, più spesso la seconda opzione, ma soprattutto sono quasi sempre incomprensibili, sia per una parte che per l'altra.
Cerchiamo di fare chiarezza con esempi inventati di sana pianta, ma copiati da qualsiasi vita reale.


Esempio 1:
LEI: Sono le undici della sera e devo lavare i piatti, colpa tua che hai cenato e che non fai mai un cazzo!
LUI: (Non avendo chiesto nulla, silenzio)

Esempio 2:
LEI: (ritorno da una cena con amiche) Ti avevo detto che non avevo voglia di accettare quell'invito, ma perchè allora mi hai lasciato andare, a cosa mi servi se non aiuti mai quando mi serve?
LUI: (silenzio)

Esempio 3:
LEI: E' capitato un casino, come al solito, volevo riposare due giorni e non ci riesco. Ma perchè ridi, ti sembra comico che io non abbia mai un attimo di tempo per rilassarmi? E rispondi almeno, perchè sei meno interattivo del televisore.
LUI: (continua a guardare il calcio, la sua squadra ha appena segnato)

Esempio 4:
LEI: Questi a quanto pare sono piuttosto titubanti. Sono dell'idea che queste situazioni siano dovute da altri motivi, mi mandano delle cose in continuazione e metà di queste non hanno senso, tu cosa ne dici?
(2 secondi dopo)
E mai possibile che per avere un parere da te bisogna prendere appuntamento?
Dio ci salvi dagli stupidi tra i quali mi ci metto anche io, ma cosa ci vedevo in te, bisogna essere stupidi per vedere che non ti frega niente di nessuno ed in nessuna occasione!
LUI: (computer, notizie dal mondo, social)

Esempio 5:
LEI: Ma secondo te nella vita, bisognerebbe essere più menefreghisti, quindi se non hai voglia di fare una cosa non la fai? oppure la fai? Tu cosa dici? Ma come si può vivere senza riconoscere che talvolta è necessario fare cose che non ti interessano solo perchè devi. Dimmi tu che vivi molto abbarbicato sulle mura in difesa di te stesso e dei tuoi interessi.
LUI: (pausa silenzio, respiro per parlare) Non ho capito una cosa, cosa vorresti fare?
LEI: Ecco come ti ho appena detto tu non ascolti nessuno, non certo me e nemmeno più il tuo cazzo. Ti pare che venga a chiedere a te cosa ho voglia io di fare? Vorrei che mi ascoltassi!



 

In quest'ottica non è del tutto incomprensibile lo sconfinamento di molti nel pornoweb, clicchi, lei è pronta all'azione che si esaurisce in dieci minuti, non ti chiede nulla e nel caso si metta a parlare, chiudi e riapri su altro scenario. Per sentire due chiacchere, vai poi dalla tua compagna.
Ovviamente siamo di parte, lato maschile, e non solo non comprendiamo la profondità ma ci rendiamo conto di avere un timing molto diverso. Se guardi una partita di calcio od una qualsiasi gara, è comprensibile che ti si possa interpellare durante la durata, ma se invece guardi gli highlights di 1 minuto e mezzo, perchè tu debba essere interrotto/interpellato in quel minuto, sarà anche importante ma non è sempre chiaro.

Non esprimiamo un giudizio morale od estetico in favore di qualcuno, ci limitiamo a dire: VIVA la differenza! 












martedì 20 febbraio 2018

Letteratura erotica, nevrotica o semplici scritti di sporcaccioni?

L’invidia è un sentimento duro da sconfiggere. Per chi scrive questo peccato viene scatenato da scrittori osannati nonché desiderosi ed insaziabili, vecchi marpioni in opera ed in vita. 
Al contrario evidenziamo invece un apprezzamento incrollabile, adorazione e massima stima per le scrittrici (biricchine) ovvero per quelle che comunque stanno nell’olimpo letterario di tutti i tempi e sono molte, da Almuneda Grandes, Dominique Aury, Anais Nin, Erika Jong.

Alcuni scrittori hanno raggiunto vette di cultura con soverchio grado libidinoso e possenti desideri soddisfatti.
Sono assolutamente da leggere, perché se ne scoprono delle belle, perché ci raccontano la vita con verità non intermediate.
Oscenità? Poca roba, lo “scopare” sopra di tutto, ma non solo. Insomma un sacco di "carne" a disposizione del buongustaio perché nonostante tutti lo facciamo, troppi ne parlano ma solo pochi sono da letteratura.

DONATIEN Alphonse François DE SADE
Capostipite e sicuramente il marchese della lussuria. Come scordare La filosofia del Boudoir, le avventure di Justine, l'eccessivo Le 120 giornate di sodoma. Si considera la filosofia sadiana come precorritrice del nichilismo, negante sia i valori cristiani quanto quelli del materialismo propri dell'Illuminismo. Un posto d'onore nell'aristocrazia mondiale della letteratura erotica.

HENRY MILLER
ll suo romanzo più conosciuto, “Tropico del cancro”, divenne famoso per la franca e dettagliata descrizione che faceva del sesso (fatto prima e descritto poi). Lui non si tirò mai indietro. Faceva sesso nella Parigi di tanti anni fa, per non pensare. Le ristrettezze economiche di quel periodo gli fecero accettare la commissione per comporre racconti erotici.

MICHEL HOUELLEBECQ
Profeta del nichilismo nei suoi libri non si risparmia, abbondando, come ne “Le particelle elementari” in dettagli “proibiti”. L’accusa di pornografia si riferisce soprattutto alla vicende di un suo personaggio, Bruno, letteralmente infarcite da tutta una serie di descrizioni esplicite e dettagliate di atti sessuali (onanistici, di coppia e di gruppo). E nella vita reale? Houellebecq è ritenuto uno degli scrittori più marpioni di tutti! E quando una giornalista lo intervista lo scrittore non può fare a meno di fare il piacione!

In “The Humbling” (L’umiliazione) racconta di come un vecchio attore di teatro “seduca” una ragazzina lesbica, con l’ausilio di un dildo verde. E se non bastasse arricchisce la trama con un triangolo amoroso.

CHARLES BUKOWSKI
è l'ultimo maiale letterato di questa breve nota. Oltre sessanta libri sulla vita, caratterizzata da un rapporto morboso con l'alcol, da frequenti esperienze sessuali (descritte in maniera realistica e senza troppi eufemismi) e da rapporti tempestosi con le persone. La corrente letteraria a cui spesso viene associato è quella del realismo sporco.


Per concludere, non è detto che apprezziamo tutta la carne purchè esposta con abbondanza e ripetitività, dichiariamo che le 50 sfumature di vari colori, sono una carnevalata, di successo, ma comunque noiosissime, al contrario anzi au contraire, la letteratura erotica vede tra le sue opere migliori, più conosciute, più apprezzate, l'ingegno e la bravura di molti scrittori e scrittrici esteri, non rileva in nessun modo l'arte italiana, evidentemente bigotta e frustrata. A parte Melissa P. conosciuta, non si ricordano opere importanti o talentuose.
La mediocrità del bel paese si valuta anche su queste carenze. 













sabato 5 marzo 2016

Sostanze fitochimiche e colomba pasquale

Passato il martedì grasso, ed il Carnevale di mezza Quaresima: belli carichi di fritti e frappole nonchè ben pasciuti, ci prepariamo alla Pasqua osservando una salutare dieta. Antiossidante e antibiotico naturale che uccide virus e batteri: si trova in aglio e cipolla e secondo uno studio dell’ European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC) avrebbe la capacità di ridurre il rischio di tumore a bocca, gola ed esofago. Antiossidante potentissimo, si trova nella frutta e nella verdura di colore blu o nero, come barbabietole, melanzane, mirtilli e uva nera: il loro contrasto ai radicali liberi riduce anche il rischio di malattie cardiopatiche. È il pigmento responsabile della colorazione delle carote, e si trova in tutta la verdura arancione e gialla, come carote, peperoni ma anche mango e albicocche
È un potente antiossidante - contrasta l’invecchiamento cellulare - e secondo una ricerca del Karolinska Institute di Stoccolma è in grado di ridurre il rischio di cancro allo stomaco. Sostanza fitochimica responsabile del sapore forte e metallico di cavoli, cavolini, broccoli & Co: secondo numerose ricerche avrebbero la capacità di ridurre il rischio di tumori, in particolare alla vescica. Anche il licopene è un potente antiossidante, si trova nei pomodori (ma anche nelle salse di pomodoro), nei pompelmi e nelle albicocche è secondo una ricerca della Yale University in USA avrebbe il potere di ridurre il rischio di cancro alla prostata. Carotenoide che si trova nella verdura a foglia verde, nelle arance e nella frutta arancione e gialla, secondo uno studio dell’Università del Wisconsin potrebbe aiutare a mantenere sani gli occhi. Di certo ingrassa gli occhi la colomba pasquale il dolce tipico che più caratterizza la Pasqua. 
La leggenda narra che quando Re Alboino calò in Italia con le sue orde barbariche per assalire Pavia. Dopo un assedio di tre anni, alla vigilia della Pasqua del 572, riuscì ad entrare in città, ricevendo in segno di sottomissione vari regali fra i quali anche dodici meravigliose fanciulle. Fu allora che un vecchio artigiano si presentò al re donandogli un dolce a forma di colomba, quale tributo di pace nel giorno di Pasqua. Questo dolce era così invitante che costrinse il sovrano alla promessa di pace, e di rispettare sempre le colombe simbolo della tua delizia. Quando il re interpellò le fanciulle donategli, scoprì che il loro nome rispondeva a quello di "Colomba". Alboino comprese il raggiro che gli era stato giocato, ma rispettò lo stesso la promessa fatta. Venedo ai giorni nostri è bene evidenziare che i valori nutrizionali della colomba sono del tutto simili a quelli del panettone, si va da poco meno di 400 calorie a oltre 450 calorie per 100 g di prodotto. Il problema della colomba non è tanto quello delle calorie per 100 g (del tutto simili agli altri dolci da forno lievitati) quanto il basso indice di sazietà: mangiare 200 g di colomba a fine pasto è del tutto normale, ma fa schizzare il conto delle calorie a livelli astronomici. Meglio consumarla lontano dai pasti principali, per esempio a colazione, magari intingendolo nel latte o nel caffelatte, operazione che aggiunge liquidi e aumenta notevolmente il senso di sazietà.




giovedì 14 gennaio 2016

E se Arlecchin t'invola Colombina



L'altro giorno è da me venuto Enea, E m'ha portato un orinal di piume. Cleopatra ha scorticato Marcantonio;Le femmine son peggio del demonio. (Goldoni)



Abitualmente non porta la maschera e indossa un corpetto aderente e un’ampia gonna a balze blu. La sua giacca rossa è orlata da una passamaneria dello stesso colore della gonna e il suo grembiulino, provvisto di tasche in cui infilare i messaggi d'amore, è di un candido bianco. Sul capo porta una «crestina», il fazzolettino tipico della cameriere, fermato da un nastro. Le scarpette nere semplici ma graziose hanno tacco basso e sulla fibbia c’e’ un fiocchetto azzurro. Colombina è il suo nome, furbetta e briosa servetta. A Venezia il legame tra Carnevale e maschera è indissolubile. Storicamente, i primi accenni alle maschere risalgono al 1200 quando cioè il Doge Enrico Dandolo raccontò dell’uso delle donne di Costantinopoli di passeggiare con il viso coperto.Nel seicento fiorisce la Commedia dell’Arte e nel 1700 nelle botteghe di maschere si usavano anche la tela cerata e la cartapesta. L’unica maschera femminile ad imporsi in mezzo a tanti personaggi maschili è Colombina. E’ vivace, graziosa, bugiarda ed è di Venezia. E’ molto affezionata alla sua signora, altrettanto giovane e graziosa, Rosaura, e pur di renderla felice è disposta a combinare imbrogli su imbrogli. Con i padroni vecchi e brontoloni va poco d’ accordo e schiaffeggia senza misericordia chi osa importunarla mancandole di rispetto. La maschera di Colombina costituisce l'evoluzione di un personaggio della Commedia dell' Arte: la Fantesca. Questa, prima di ingentilirsi in parti via via più aggraziate era stata compagna di vita e di fortuna del giullare, quando, in certe rappresentazioni, usciva sul palco o nel cerchio degli spettatori, a recitare con lui.
La Fantesca originariamente è vecchia, compare curva e rugosa mentre porta una lettera, da parte della sua padrona, contrassegnata genericamente da un cuore trafitto da una freccia. Col tempo si sveglia, ringiovanisce, si fa più procace e diviene la Zagna, la compagna dello Zanni (servo). Proprio da questa ultima trasformazione nasce il personaggio di Colombina,che organizza burlesche scene d'amore ogni qual volta gli innamorati portano sulla scena i loro sospiri. Per questo è sempre l'Amorosa o la moglie di Arlecchino, assumendo il nome di Betta, Franceschina. Diamantina, Marinetta, Violetta, Corallina o anche Arlecchina. Nelle rappresentazioni è spesso oggetto di attenzioni da parte del padrone Pantalone, la qual cosa provoca la gelosia in Arlecchino. Colombina è molto vanitosa e un po' civettuola e ci tiene ad avere un aspetto sempre ordinato e attraente. Non ha peli sulla lingua e riesce a mettere a posto qualche corteggiatore che non si comporta più che educatamente. Anche il suo eterno fidanzato, Arlecchino, deve stare ben attento, se cerca di fare lo sdolcinato con qualche altra sua collega, perché lei sa come farlo rigare dritto.
Fra gli altri nomi vanno citati Corallina, compare anche nei Memoirès di Carlo Goldoni intorno alla metà del Settecento; Ricciolina (presente già alla fine del Cinquecento nella Compagnia dei comici Gelosi interpretata da Marina Antonazzoni); Spinetta; Smeraldina (che appare in Carlo Gozzi, ne L'amore delle tre melarance e ne Il servitore di due padroni, L'uomo di mondo e altre fra le prime commedie scritte da Goldoni); talvolta perfino Arlecchina. Il personaggio di Marionette che compare nella Vedova scaltra di Carlo Goldoni è la versione raffinata di Colombina. Infine, nell'opera verista del 1892 Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, Nedda, moglie di Canio, canta impersonificando Colombina nella compagnia teatrale del marito, tradendolo sia nella realtà con l'amante Silvio, che nel palcoscenico con Arlecchino citata nell'aria Vesti la giubba, meglio nota come Ridi Pagliaccio