giovedì 15 febbraio 2018

Amore: Ti stringe il cuore ma ti picchia in testa

Le conseguenze dell'amore dipendono dalla testa e non dal cuore. Prendete una sbandata per qualcuno? Dipende sempre da vostro cervello sia che siate sbronzi o che siate colpiti da fulmine (amoroso).  
Esiste una teoria condivisa sui tre cervelli che appartengono ad ogni uomo e donna. Formulata da Paul MacLean, secondo il quale: “Il cervello viene visto nei suoi tre sistemi principali: il cervello Rettiliano (tronco dell’encefalo), il cervello Mammifero (sistema limbico) e la Coscienza (neocorteccia).”
I livelli di espressione del cervello rettiliano e le conseguenze di esso sul nostro quotidiano vivere si possono suddividere in territorialità, possesso, aggressività, ansia e stress, ma è necessario sottolineare anche sessualità e sopravvivenza che servono alla specie. 

Parlando del sistema limbico, il cervello mammifero lo si deve considerare un cervello emotivo. Al giorno d’oggi, inoltre, si pensa che questo sistema sia coinvolto non solo con le emozioni, ma che risulti anche di vitale importanza nella motivazione, nello sviluppo dell’apprendimento e della memoria.

Purtroppo, uno dei grandi misteri studiati dalla scienza non è ancora, ma solo "potrebbe" essere stato risolto. Attorno al cervello infatti è presente uno strato chiamato claustrum, che secondo gli scienziati potrebbe essere la sede della
coscienza. Anche se finora l'esperimento è stato condotto sui topi, è già un enorme passo in avanti della ricerca.

Fino a questo punto pare tutto abbastanza scientifico, anche perchè nella trasmissione "Uomini e donne" dove si fanno test su un campionario umano abbastanza variegato, abbiamo risultati eccellenti e conferme sui primi due tipi di cervello, sesso ed amore, ma abbiamo anche risultati straordinariamente negativi sulla coscienza di molti partecipanti.

Da questo punto in poi riportiamo opinioni anche dubitando, ma sono discorsi straordinari da fare con amici ed amiche al bar. 

Il paleo-cervello, chiamato così perchè primitivo, è la parte legata all’istinto, in cui risiedono emozioni e pulsioni che emergono come una eredità genetica dal nostro passato di uomini delle caverne, dal bisogno di sopravvivenza, dai bisogni del corpo, dai bisogni di soddisfazione immediata, dalle emozioni viscerali. Qui sono impresse le emozioni primarie relative alla paura, alla fame, al panico dell’abbandono.
Quando la prima fase dell’innamoramento ci fa avvertire sentimenti di attrazione e desiderio, in realtà è il cervello “preistorico” con il suo marchio a fuoco impresso che comincia a vibrare nei confronti della persona che sembra avere caratteristiche “interessanti” per noi ovvero per la nostra sopravvivvenza quindi sesso come atto di conservazione.
Ecco che nei confronti della persona che ci attrae avvertiremo qualcosa che viene da “molto lontano” ( o da mediamente in basso) e che crea in noi una magica suggestione che viene dal nostro passato o forse arriva da un possibile futuro. Sentiremo una sensazione di RI-UNIONE, la sensazione di una vicinanza che è FUORI DAL TEMPO, avremo l’impressione di RI-CONOSCERLA e sentiremo la necessità di una vicinanza fisica oppure molto più semplicemente abbiamo tutti bisogno di un "orgasmo", di più orgasmi e di mettere a tacere contemporaneamente la coscienza.

Allora capita che per amore e per sentirci sempre più vicini alla fanciulla o al principe dei nostri sogni, ci interessiamo anche al calcio, alla danza contemporanea, ci facciamo divertire dal disordine che ci appare bohémien e la mancanza di puntualità diventa un vezzo adorabile.

Coinvolgendo il cervello emozionale,  il mondo appare straordinario e nuovo, perchè lo vediamo con occhi nuovi, perchè in parte lo percepiamo con gli occhi dell’altro, anzi perchè ci illudiamo completamente di interpretarlo con gli occhi dell'altro. Ci sentiamo più liberi, ci pare di respirare meglio, di sentirci più ricchi, più sicuri, di avere acquisito nuovi strumenti, nuove esperienze, di avere gettato lo sguardo in un altro mondo all'apparenza conosciuto ma in realtà insidioso come in Avatar. Tutto ciò che era così importante prima, ora può aspettare, scopriamo che ci piacciono anche le poesie, che i film ci commuovono, che un paesaggio o un tramonto ci portano col pensiero a Lui o a Lei.

Poi passa il tempo ed il cervello si abitua oppure non si abitua ed il tramonto diventa soltanto "il giorno che finisce".






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