Ad essere penalizzati in questi anni sono
stati soprattutto Auchan e Carrefour perché avendo una rete di
ipermercati diffusa su tutto il territorio nazionale, nel
meridione hanno sentito, fortissima, l’erosione del reddito delle famiglie. Carrefour ha deciso di
abbandonare il sud Italia, Auchan invece prende tempo, tagliando quasi 300
posti di lavoro in Sicilia, pur dichiarando di voler conservare un presidio nelle regioni meno sviluppate. I francesi sono anche penalizzati da
strutture un po’ più elefantiache, e mentre a Parigi si scommette su altri mercati emergenti, all’Italia vengono destinate poche risorse
ritenendola un mercato saturo ed in crisi. Qualche segnale positivo arriva
dal modello Carrefour Express (negozi aperti 24 ore su 24) e
dall’e-commerce di Auchan che sta inaugurando la possibilità di fare la
spesa online e passarla soltanto a ritirare. 
Il quadro generale della iperframmentata distribuzione italiana, vede ai primi posti Coop, Conad, Esselunga, Selex che sommano una quota di mercato complessiva di quasi il 55% (dari Iri). Auchan e Carrefour restano confinate a un 15,8%, in quinta e sesta posizione rispettivamente.
Siamo di fronte al declino di un format, l’ipermercato che conosciamo, che i francesi non hanno saputo registrare in tempo perché attaccati alle grandi metrature e a punti vendita ubicati nelle periferie urbani e nei grossi centri commerciali.
Questo modello, vincente nei primi anni Duemila, con il carrello colmo fino all’eccesso a rappresentare simbolicamente l’iper-consumismo, ora non è più in sintonia con il nuovo stile di vita degli italiani. A pagare sembra sia una maggiore vicinanza al territorio, un legame più stretto con i piccoli fornitori, una maggiore flessibilità organizzativa retaggio di piccoli imprenditori, ma a governare le scelte delle famiglie è la crisi economica interminabile. In realtà tutti sono indotti a spendere meno, a verificare i prezzi e confrontarli, a scegliere con attenzione. La spesa settimanale di tutto, anche un po' sprecona, oggi trova meno spazio, gli italiani sono più poveri e più tartassati, e gli effetti sono anche questi.
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