mercoledì 12 ottobre 2016

Frasi formidabili, discorsi, detti famosi e famigerati

Molto spesso ci si sbaglia tra comunicatività e verbosità, serietà e seriosità, e si scambia la chiarezza con la rozza durezza, la banalità con la popolarità, il coinvolgimento con la piccolezza, e l'umorismo con la ridicolaggine. 

Comunicare è anche arte e dote, non tutti possono avere le stesse caratteristiche ma spesso ci si confonde, credendo che paroloni e concetti astratti difficili, rendano eloquente nonchè colto chi parla.

Se farsi capire più che parlare è complicato, fare un discorso in pubblico è anche più difficile, e per questo ogni discorso che si voglia fare va assolutamente preparato, per evitare di dire sciocchezze inenarrabili che vi marchieranno per sempre solo per aver seguito l'entusiasmo. 
In questo caso non si vuole fare il manualetto sul public speaking, ma riportare discorsi famosi, famigerati, discutibili ma che alla fine sono rimasti nella memoria di tutti e nella storia. 
Leggere per capire!


Si inizia con:

 

Adolf al Reichstag

Per anni abbiamo sofferto la tortura del Diktat di Versailles che è diventato per noi ormai intollerabile. Danzica era ed è una città Tedesca. Il Corridoio di Danzica era ed è in Germania. Entrambi questi territori devono il loro sviluppo culturale esclusivamente al popolo Tedesco. Danzica è stata però separata dalla Germania e il Corridoio annesso alla Polonia. Come avviene in altri territori Tedeschi dell’Est, le minoranze Tedesche che vi vivono sono maltrattate nel modo più angoscioso. Negli anni 1919 e 1920 più di 1,000,000 di persone di sangue Tedesco sono state costrette a lasciare la madre patria.

Ho tentato più volte con mezzi pacifici di proporre la revisione dell’iniquo Trattato ed è una menzogna affermare che volevamo ottenerla con la costrizione. Quindici anni prima che il Partito Nazional Socialista salisse al potere c’è stata l’opportunità di concretizzare questa revisione con accordi ed intese pacifiche.


Benito alla nazione

Combattenti di terra, di mare, dell'aria.
Camicie nere della rivoluzione e delle legioni.
Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del Regno d'Albania.
Ascoltate!
Un'ora, segnata dal destino, batte nel cielo della nostra patria.
L'ora delle decisioni irrevocabili.
La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia.
Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano.
Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste parole: frasi, promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento dell'edificio, l'ignobile assedio societario di cinquantadue Stati.
La nostra coscienza è assolutamente tranquilla.

Nikita al comitato centrale

Compagni,
Nel rapporto del Comitato Centrale del Partito al XX Congresso, in numerosi discorsi dei delegati al Congresso stesso ed anche prima, durante la sessione plenaria del CC-PCUS, si è parlato molto del culto della per­sonalità e delle sue dannose conseguenze.

Dopo la morte di Stalin il Comitato Centrale del Partito cominciò ad attuare una politica intesa a spiegare, concisamente e coerentemente che non è lecito ed è estraneo allo spirito del marxismo-leninismo esaltare una sola persona, e trasformarla in un superuomo in possesso di doti sovrane naturali simili a quelle di un Dio.

Un simile uomo è ritenuto in grado di sapere tutto, vedere tutto, pen­sare per tutti, fare qualsiasi cosa ed essere infallibile nella propria con­dotta.

Un simile culto per un uomo, e precisamente per Stalin, è stato diffuso tra di noi per molti anni.


Frasi dette all’assemblea dell’ONU

Daniel Ortega, presidente del Nicaragua, 1987

«Prima di rivolgersi a quelle teste calde che propongono azioni militari come l’invasione, si ricordi, presidente Reagan, che Rambo esiste solo nei film»

Un altro attacco agli Stati Uniti, questa volta per bocca del presidente del Nicaragua Ortega, forte critico della politica statunitense nell’America Centrale. In particolare per i finanziamenti ai gruppi armati contras e il sostegno della dittatura di Anastasio Somoza Garcia che, secondo Ortega “ha dissanguato i nicaraguensi”. La reazione del delegato degli Stati Uniti è stata quella di andarsene: “i nicaraguensi saranno rimasti seduti ad ascoltare, io no”.


Hugo Chávez, presidente del Venezuela, 2006

«Ieri il diavolo è passato di qua, si sente ancora puzza di zolfo»
Chávez è solito a uscite provocatorie e l’assemblea dell’ONU è uno dei suoi palchi preferiti. In quest’occasione l’attacco era diretto a George W. Bush, paragonato nientemeno che a Satana. Qualche anno dopo Chavez si è autocitato, dichiarando che «non c’è più odore di zolfo» da quando Obama è diventato presidente.


Omar al-Bashir, presidente del Sudan, 2006

«Il quadro che hanno dipinto le organizzazioni di volontari per sollecitare assistenza e aiuto ha portato a conseguenze negative»
Al-Bashir ha negato che in Darfur fosse in corso un genocidio, accusando invece le organizzazioni non governative occidentali di aver orchestrato un piano per ricevere più finanziamenti. Bashir, insieme ad Ahmadinejad, ha inoltre accusato Israele di aver diffuso menzogne per indebolire il governo sudanese.

Mahmoud Ahmadinejad, presidente dell’Iran, 2008

«La dignità, l’integrità e i diritti di americani ed europei sono messi in pericolo da un piccolo ma pericoloso gruppo di persone chiamati sionisti. Nonostante siano una minoranza minuscola, hanno manipolato in modo fraudolento e complesso fette importanti di centri finanziari, monetari e politici degli Stati Uniti e di diversi paesi europei»
Ahmadinejad ha usato regolarmente il palco dell’assemblea dell’ONU per attaccare il potere dell’Occidente, con un occhio particolare al suo acerrimo nemico, Israele. Nel 2008 ha accusato «l’entità sionista» di essere colpevole di vari crimini, tra cui l’aver causato la guerra nell’Ossezia del Sud. Una caratteristica dei discorsi del presidente iraniano è il forte uso della retorica religiosa e degli insegnamenti sciiti.


Fidel Castro, presidente di Cuba, 1960

«Se Kennedy non fosse milionario, analfabeta e ignorante capirebbe che non si può fare una rivolta contro i contadini»
Anche Castro non ha scherzato, esattamente cinquant’anni fa, quando ha criticato violentemente e per quattro ore e mezza Kennedy, Nixon e l’imperialismo americano, in piena crisi di rapporti tra gli Stati Uniti e Cuba. Castro è collegato anche a un altro ricordo bizzarro dell’assemblea di quell’anno: chiese di avere dei polli vivi nella sua camera d’albergo.













sabato 8 ottobre 2016

Scomettiamo che......?



E' stata una trasmissione televisiva andata in onda su Rai 1 dal 1991 al 1996.  In ogni puntata diversi concorrenti si misuravano in varie prove di cultura e abilità. In studio, alcuni ospiti vip, scommettevano sulla riuscita di tali prove. Insomma il gioco e le scommesse si sono spesso tenuti a braccetto perché, che ci piaccia o no, se non c’è un bel “piatto” da vincere il gioco langue. 
Per questa ragione il gioco d'azzardo è quell'arte che prevede il pagamento di una certa somma di denaro in cambio poi di una somma maggiore in caso di vincita. Nel gioco d'azzardo non esistono strategie per vincere sicuramente, ma è possibile stabilire se una certa giocata sia vantaggiosa o meno, se un evento sia più probabile rispetto a un'altro. E’ una divinazione. Nasce, infatti, allo scopo di far conoscere il volere divino. In passato si poteva scommettere di tutto dal denaro, alla casa nonché alla vita stessa.

Generalmente per scommettere c’erano tre aspetti da osservare:

1. rendersi conto che si mette in palio qualcosa di valore;

2. una volta scommesso non ci si può tirare indietro.

3. Il risultato è basato sul caso, quindi non c’è possibilità di vincita sicura.


Il periodo in cui, nel passato, si giocava di più è sicuramente stato il Far West. Nei Saloon, i  bar di oggi, si tenevano partite di Poker, uno tra i più famosi giochi di carte, che duravano intere giornate. Verso la sera la tensione era talmente grande e la puntata talmente alta che si arrivava a sparare al proprio avversario solo se si pensava che stesse barando; sempre che il probabile vincitore fosse lesto di mano, altrimenti  poteva succedere  il contrario: il giocatore sfavorito sparava agli altri sostenendo che lo stavano imbrogliando. Anche noi italiani siamo un popolo giocatore, ancora oggi si passano, nei bar o nei circoli, intere giornate a scommettere  su interminabili partite di Dama o di Scopa. Bisogna dire che dai saloon ai bar i giochi più recenti hanno portato cambiamenti principalmente nei luoghi in cui si gioca. 


Con la nascita della roulette sono nate anche le prime “case da gioco”. Nel 1700 divennero popolari le prime lotterie, che venivano sfruttate da re e ministri per riuscire a coprire buchi di bilancio. La stampa ha permesso di creare le carte che si diffusero molto rapidamente. E così piano piano nasceva Las Vegas. 
Nel 1931 lo stato del Nevada legalizzò il gioco d’azzardo e semplificando le leggi che lo regolamentavano. Questo provvedimento permise la realizzazione del primo grande casinò sulla Strip che sarebbe diventato il centro nevralgico di Las Vegas; El Rancho con 63 cabine, uno showroom, soprannominato teatro dell’Opera, e una scelta di giochi che comprendeva blackjack, craps, roulette e circa 70 slot machine. .Nel 1946, a Sin City, questo l'appellativo di Las Vegas, grazie ad un amico di Lucky Luciano nasceva l'idea di costruire il casino Flamingo, un resort in perfetto stile europeo con camere sontuose ed un estremo lusso a cui si aggiungevano, oltre a i classici giochi di casino centri benessere, spa, campi da golf, night club e showroom. Dal fascino dei romanzi gialli e polizieschi che nascono intorno alla vita dei casino' ai giorni nostri il modo di giocare si evolve moltiplicando e facilitando la fruibilità di alcuni giochi che escono dalle mura degli edifici dedicati.
Infatti, negli anni ’90, grazie all’estensione della rete per fini commerciali e all’utilizzo del PC, come strumento di fondamentale importanza per diverse attività socio-economiche della società “globale” che si evolve sul piano della comunicazione eliminando ogni limitazione di natura spazio-temporale, nacquero i primi siti web per il gioco d’azzardo online. Anche se non è possibile prevenire il futuro di una vincita né prevederla è certo che è necessario porsi al tavolo di gioco od alla consolle on line con una strategia. 
Molti giochi basati sulla casualità non offrono opportunità di effettuare decisioni di tipo tattico. Ad esempio, nel baccarat, non si ha alcun effetto reale sul risultato di ciascuna mano, a prescindere dalle decisioni che prendete. Nel calcio, invece, se esperti in materia, le previsioni e le probabilità possono essere di grande aiuto. Alla luce di tutto ciò è chiaro a tutti che uno degli aspetti fondamentali per approcciarsi con le scommesse è quello di minimizzare il margine di errore, al fine di aumentare in modo considerevole le possibilità di vittoria. Le scommesse multiple sono certamente molto allettanti, poiché più eventi si giocano, maggiore è il moltiplicatore e dunque sarà più alta la vincita potenziale. Inoltre più partite si giocano, maggiore è il bonus sulle scommesse che offrono i bookmaker. Spesso però non si considera che più partite si giocano e maggiore sarà anche la possibilità che una gara con risultato a sorpresa faccia saltare le proprie scommesse calcio. 
Ecco dunque che sono preferibili le scommesse singole o comunque delle multiple con un ristretto numero di eventi rispetto a delle scommesse con molte partite. Molto spesso, anche giocando delle doppie chance che potrebbero garantire un certo margine di tranquillità, si verifica il risultato a sorpresa ed ecco che le proprie scommesse vanno in fumo. Bene dunque prendere una gara e puntare su di essa al fine di vincere magari di meno, ma molto spesso. Alla lunga è questa la strategia per rendere le scommesse calcio una forma di guadagno. l’ultima strategia utile è quella di giocare online. Solo in internet le proprie scommesse calcio ottengono i migliori bonus e le migliori quote, dunque è possibile giocare le stesse scommesse che potrebbero essere giocate nelle sale da gioco fisiche, ma con una vincita potenziale ben più alta. Le scommesse su internet sono la strada per le migliori vittorie.

giovedì 6 ottobre 2016

Affitto: contratti, risposte ed ipotesi personalizzate

Chi affitta una casa, per vari motivi, cerca soluzioni differenti ad esigenze differenti, ma non tutto è possibile, per questo motivo abbiamo chiesto al Dott. Andrea Sorci, titolare di Studio Casa, di fornire qualche elemento di chiarezza.
"L'affitto è regolato dalla legge 431/1998, che in merito ai contratti possibili offre quattro opzioni. - spiega Andrea Sorci - Per ogni tipologia di locazione solitamente si identifica uno schema contrattuale più o meno rigido. Le scelte non sembrano così complicate all'inizio, ma spesso la soluzione migliore arriva attraverso il dialogo con un professionista, perchè così viene calibrata sulle esigenze del cliente."

La prima opzione è il Contratto libero - La durata è di 4 anni, con rinnovo tacito per altri 4 anni. Alla fine del secondo quadriennio, senza disdetta con 6 mesi di anticipo, si rinnova alle stesse condizioni. Il contratto può essere sottoscritto su tutto il territorio nazionale.

Altra possibilità è il Contratto a canone concordato - La durata è di 3 anni con rinnovo tacito di altri 2. Senza disdetta almeno 6 mesi prima, il contratto si rinnova automaticamente. Il canone non è libero: un accordo locale tra le associazioni degli inquilini e dei proprietari definisce l'importo minimo e massimo in base alla localizzazione e alle caratteristiche dell'alloggio. Il contratto può essere sottoscritto in tutta Italia e gode di agevolazioni fiscali, alcune delle quali differenziate in base al tipo di Comune.

Oltre a queste vi è il Contratto transitorio - Dura da 1 a 18 mesi. Alla scadenza si risolve senza disdetta. Nelle città metropolitane, nei Comuni ad esse limitrofe e negli altri Comuni capoluogo di provincia il canone non è libero, ma deve attenersi agli accordi territoriali. Può essere sottoscritto solo per documentate esigenze temporanee.

Quarta opzione è il Contratto per studenti - Può avere una durata minima di 6 mesi e massima di 36. Gli accordi territoriali stabiliscono il livello del canone minimo e massimo che il proprietario può chiedere date le caratteristiche dell'alloggio. Il contratto può essere sottoscritto da un singolo studente o da un gruppo di studenti fuori sede nelle città sedi universitarie o di sedi distaccate e succurali.

A queste tipologie si aggiunge infine anche il contratto per LOCAZIONI TURISTICHE, atipico ma non insolito, specie d'estate.
Andrea Sorci che è amministratore di Lidimare, ci spiega, "Iniziamo subito dicendo che le locazioni turistiche non sono attività ricettive perchè sono, seppure per periodi brevi, da annoverare fra le tipologie di semplici contratti di locazione regimentati, sia dagli articoli del Codice Civile e sia dalle specifiche leggi sulle locazioni immobiliari." 
"Detto questo - precisa il dott. Sorci - se volete affittare il vostro appartamento per il periodo estivo, oppure per brevi periodi di tempo, questo sistema locativo può essere adottato per sfruttare al meglio il vostro immobile dal punto di vista reddituale. Ma attenzione a non prevalicare il sottile filo che divide la locazione turistica dalle Case Vacanza perchè a nostro avviso la differenza è che nelle locazioni turistiche non devono assolutamente essere formiti servizi quali la biancheria per i letti e per i bagno i servizi di pulizia ecc. Mentre ovviamente le case vacanze , oltre ad essere regimentate da altre leggi, offrono assieme all'alloggio i servizi innanzi menzionati ( la biancheria per i letti e per i bagno i servizi di pulizia ecc.)."

I contratti di tipo turistico prevedono la stipula tra le parti soltanto nel caso in cui la locazione abbia durata superiore ai 30 giorni. Il tipo di contratto è espressamente libero, in quanto non vengono imposte regole per il calcolo del canone stabilito, che resta alla libera contrattazione delle parti, che regoleranno autonomamente anche le condizioni di pagamento. L’unico vincolo, valido in generale per tutti i tipi di locazione riguarda la modalità di pagamento, che per importi superiori ai €. 1.000 deve avvenire obbligatoriamente mediante mezzi di pagamento tracciabili (bonifico, assegno, carta di credito, ecc).












domenica 2 ottobre 2016

Giuris-prudenza e contrasti non solo interpretativi

I tribunali aggiornano continuamente la casistica che li riguarda e questa attenzione è positiva anche se scombina continuamente le posizioni giuridiche che non si consolidano. A questa situazione devono adattarsi gli avvocati, che necessitano di aggiornarsi su drammi da comunicazione offerti dagli smartphone, con dialoghi via skype, whatsapp e tutte le innovative frontiere tecnologiche che influenzano sempre più spesso relazioni sentimentali e disagi psicologici.
L'avvocato Sabrina Felicioni ci racconta che "Oltre 1/3 delle cause di separazione e divorzio scaturisce dalla scoperta di tradimenti su social o messaggistica. E solitamente diventano le più litigiose. Femmine e maschi si sono ritrovati ad avviare una causa di separazione, dopo aver scoperto su Facebook foto ricorrenti del partner in allegra compagnia. Messi alle strette, il traditore ammette, scatta la rabbia e quando la coppia arriva a dover fare i conti sulla separazione, l'accordo non arriva e si arriva invece anche in cassazione."

Parte in questo modo la causa di separazione giudiziaria, dove le foto di Facebook diventano prove. Il giudice, però, che deve  decidere, potrebbe  chiedere ulteriori elementi per poter addebitare al meglio la colpa della separazione per infedeltà, in questo modo la lite si allunga e si allarga.

La domanda di tutti a questo punto è: il materiale è utilizzabile nella causa, o coperto da riservatezza e quindi tutelato dalle norme sulla privacy? 
Un collegio giudicante, ha decretato che le «informazioni e le fotografie pubblicate sul proprio profilo Fb non sono assistite da segretezza, a differenza dei messaggi scambiati attraverso il servizio di messaggistica (la chat) fornito dal social network da assimilare a forme di corrispondenza privata».Qualsiasi cosa si pubblichi sul proprio profilo, anche se riservato a cerchie ristrette di amici, diventa pubblico, secondo i giudici. Ma il tribunale non si è accontentato, naturalmente, delle informazioni attinte da Facebook. Ha incaricato la polizia municipale di verificare la convivenza della donna, come prova aggiuntiva «tale da escludere il diritto a percepire un assegno di mantenimento». 

L'avvocato Felicioni commenta "Non credo che la rete abbia incrementato le occasioni di crisi nelle coppie. Incrementano le possibilità di conoscenza e di opportunità ma la crisi della coppia è indipendente da questo. Anche la sfacciataggine di pubblicarsi non è un sintomo di modernità e solo un mezzo diverso dal passato, perchè in questo caso le gravi conseguenze non sono poi così impensabili ed improbabili."
Tra tutte queste novità che le corti si trovano ad affrontare ci sono anche vicende controverse,  che in una sentenza della Cassazione del 2013 trova soluzione diversa. Lei e lui si separano, con una decisione che impone all'ex marito il pagamento di un mantenimento di 700 euro al mese per il figlio minore. Lui tenta di ridiscutere l'accordo, addebitando a lei la causa della separazione per infedeltà, adducendo come  prova una mail con la dichiarazione compromettente della moglie al presunto amante. Non ci sono altri elementi ed allora la Cassazione conclude che «il legame si è rivelato platonico, fatto di contatti telefonici o via Internet data anche la notevole distanza tra i luoghi di rispettiva residenza, non connotato da reciproco coinvolgimento sentimentale».Negata dunque la relazione sull'indizio della mail e respinto il ricorso. Nelle decisioni dei giudici, si diffonde la tesi che email, sms, skype sono mezzi di corrispondenza privata e quindi non possono essere violati. Un coniuge che si mette a leggere quei messaggi per portarli al giudice, può essere denunciato per violazione della privacy, ma vi è anche giurisprudenza nuova e contraria, perchè una sentenza di Cassazione del 2015 al dovere di fedeltà, ha aggiunto quello di lealtà, riferendosi ai tradimenti virtuali, chiaramente  in contrasto con quella del 2013.
A questo punto l'unica cosa certa sono le "corna" reali o virtuali che siano, ma siccome non si vedono, pensiamo che non possano essere risarcite come danno biologico, pare invece che nei rapporti di coppia l'unica certezza rimasta sia quella che "è sempre meglio avere un buon avvocato".