mercoledì 9 marzo 2016

Tanto gentile e tanto onesta pare...

Il 13 novembre di ogni anno si celebra la giornata  mondiale della gentilezza. Siamo certamente in anticipo ma, spesso, è meglio precorrere i tempi per prevenire i danni o perlomeno per provarci. La modernità attuale e soprattutto narcisistica molto spesso impone e ci fa assistere ad ogni sorta di maleducato espressionismo che sfocia nell'arroganza del linguaggio quando non nell'aggressione dei modi. L'insulto perde di ogni arte e diventa da sfogo da bettola insistente, provocatorio anche intollerabile. Tutto questo è diventato un modo comune di esprimersi in troppe situazioni. Non vi è argine alcuno, sensibilità, acculturamento o femminilità non limitano affatto questo assurdo metodo di imporsi in ogni occasione. Esempi meno che ecclattanti li abbiamo a tutti i livelli scolastici, anche nei più alti, quindi non è un semplice problema di classi agiate e disagiate, ma trasversale a sesso, appartenenza sociale, attività svolta cultura ricevuta. Oggi l'aggressività, anche verbale, è una caratteristica comune a molte persone, infatti, si è diffusa l'idea che usare la forza aiuti a ottenere il successo e il rispetto altrui. 
È chiaro che chi vive in questo modo ignora molte cose, anzi è decisamente ignorante, nonostante possa vantare lauree, master, appartanenza a professioni e cattedre, ma soprattutto ignora quanto sia straordinario il potere della gentilezza. Naturalmente non si sta parlando della falsa gentilezza, usata per raggirare le persone e ottenere uno scopo, ma di quella gentilezza d'animo che si manifesta in maniera concreta con azioni di generosità, cortesia e altruismo, senza aspettarsi di ricevere alcun premio in cambio. Una parola gentile o un semplice gesto di cortesia, ad esempio, hanno l'incredibile potere di far star bene la persona che li riceve, ma anche chi li compie. La gentilezza, inoltre, migliora le relazioni poiché riduce la distanza emotiva tra le persone poichè grazie ai neuroni specchio. Non è un caso, infatti, che quando siamo gentili gli uni con gli altri ci sentiamo come 'collegati'. La gentilezza è senz'altro contagiosa. Proprio come una pietra che gettata in uno stagno crea un susseguirsi di onde sulla superficie dell'acqua, l'atto di gentilezza si estende verso l'esterno toccando la vita degli altri e fornendo un modello da dare a chi ci sta intorno. Dunque, si crea una specie di catena della gentilezza. 
La gentilezza, infine, aiuta a comunicare meglio, permettendo di entrare in empatia con l'interlocutore e ha l'incredibile potere di calmare la rabbia nelle persone. È facile, infatti, attaccare una persona sgarbata e aggressiva, ma è decisamente più difficile farlo con chi si dimostra cordiale. la gentilezza non è remissività ma piena consapevolezza di se stessi, del proprio ruolo e della propria temporanea presenza sulla faccia della terra. Non esiste il bisogno di gridare, ululare, rappresentare chiassosamente se stessi in continuazione e contro tutti se sai chi sei, cosa vuoi e come raggiungere il tuo scopo, puoi essere gentile e fermo o convinto, la vita sociale non è una guerra e non lo deve essere perchè si vive insieme agli altri non contro tutti. Inoltre, se non vi accontentate degli effdetti benefici interpersonali sappiate che fa bene anche nel lavoro. Infatti, secondo una ricerca di Timothy Judge dell'University of Notre Dame (Usa) le persone più gentili sono meno soggette a licenziamenti in quanto più gradevoli.  Sembra poi che se copltivata all'interno delle classi a scuola possa controllare i fenomeni di bullismo. "Ed eccovi dunque" - come ha affermato George Saunders nel suo discorso ai laureandi del 2013 - " un consiglio veloce, per congedarmi al termine di questo discorso: dato che secondo la mia opinione la vostra vita sarà un viaggio che vi porterà ad essere più gentili e più amorevoli, sbrigatevi. Fate presto. Iniziate subito. In ciascuno di noi c'è un equivoco di fondo, un vero malessere in verità. Si tratta dell'egoismo. Ma la cura esiste. Siate quindi gentili e proattivi e addirittura in un certo senso i pazienti di voi stessi – cercate le medicine più efficaci contro l'egoismo, cercatele con tutte le vostre energie, per tutto il resto della vostra vita".

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