martedì 7 aprile 2015

Mercato dei Diamanti: Carat, Clarity, Color, Cut

Peso, Purezza, Colore e Taglioil valore di un diamante si definisce soprattutto in base a quattro parametri di classificazione, ossia le famose 4 C dalle iniziali dei termini in lingua inglese:
Carat (Peso), Il peso dei diamanti è espresso in carati (1 carato = 0,20 grammi). Il carato si suddivide a sua volta in centesimi denominati "punti". Clarity (Purezza), il reticolo cristallino del diamante spesso presenta delle interruzioni che penalizzano. Colour (Colore), a livello teorico il colore è da considerare un grave difetto con una notevole penalizzazione del valore della pietra ma, quando esso è marcato e caratterizzante, esclude la stessa dalle normali categorie di colore e la inserisce nella classificazione dei cosiddetti diamanti 'fancies', ricercatissimi e, di conseguenza, di alto valore.
Cut (Taglio), il taglio più utilizzato è quello rotondo "brillante" o Amsterdam: 58 faccette, o meglio 57+1, considerando 1 la levigatura della punta del cono inferiore, denominato Culet.
(Vedi anche LuxuryPlus)

Le quotazioni dei diamanti da investimento mostrano un costante trend positivo, ben superiore all' andamento dell' inflazione. Investire in diamanti non è comunque mai una scelta speculativa e rischiosa, bensì una ponderata tutela dei propri capitali. Il loro trend valutativo non ha mai risentito degli eventi socio-politici, garantendo la sicurezza economica di questa scelta.
Punto di equilibrio del mercato è la De Beers Consolidated Mines Ltd., fondata nel 1888, che controlla circa il 45% della produzione mondiale di diamanti. Essendo i diamanti una risorsa naturale e limitata, la Anglo American, già Gruppo De Beers che ne commercializza i grezzi, pianifica con grande attenzione gli stock, immettendo sul mercato quantitativi determinati sempre correlati alla domanda finale. Questo è uno dei motivi per cui, anche in periodi di forte depressione, le quotazioni delle pietre possono rimanere invariate, senza subire flessioni.
Le quotazioni sono pubblicate trimestralmente perché il diamante non essendo un bene speculativo, non è soggetto a continue oscillazioni.
Monopolio, mercato, stabilità, un bene rifugio che negli anni si è mostrato molto sicuro, come non consigliarlo, peccato che non sembri adatto a piccoli investitori.

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