Il diritto di famiglia è un ramo del diritto civile che
regolamenta i rapporti familiari, quali il matrimonio, i rapporti personali fra
i coniugi, i rapporti patrimoniali nella famiglia, la filiazione, i rapporti
fra genitori e figli, la separazione, il divorzio,
le obbligazioni alimentari e gli obblighi di mantenimento del coniuge più
debole.
La Costituzione Italiana dedica alla famiglia tre articoli:
- l'art. 29 sancisce che "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare".
- l'art. 30 dispone che "È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità".
- l'art. 31 stabilisce che "La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo".
Secondo questi principi si agisce per tutelare i diritti di tutti i soggetti appartenenti alla famiglia sia essa legittima o di fatto
LA SEPARAZIONE HA UNA SCADENZA?!
La Costituzione Italiana dedica alla famiglia tre articoli:
- l'art. 29 sancisce che "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare".
- l'art. 30 dispone che "È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità".
- l'art. 31 stabilisce che "La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo".
Secondo questi principi si agisce per tutelare i diritti di tutti i soggetti appartenenti alla famiglia sia essa legittima o di fatto
LA SEPARAZIONE HA UNA SCADENZA?!
La
separazione consensuale ha una scadenza, in poche parole una coppia può essere
separata per tutta la vita se non vuol procedere con il divorzio?
Sì, la separazione non ha una scadenza, tuttavia, con la separazione legale i coniugi non pongono fine al rapporto matrimoniale, ma ne sospendono gli effetti nell'attesa o di una riconciliazione o di un provvedimento di divorzio. Con il divorzio viene invece pronunciato lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili (se è stato celebrato matrimonio concordatario con rito religioso, cattolico o di altra religione riconosciuta dalla Stato italiano). Col divorzio vengono a cessare definitivamente gli effetti del matrimonio, sia sul piano personale (uso del cognome del marito, presunzione di concepimento, etc. ), sia sul piano patrimoniale. La cessazione del matrimonio produce effetti dal momento della sentenza di divorzio.
MI SEPARO DAL MIO CONVIVENTE ANCHE SE LUI NON VUOLE?
Mamma
di un figlio minore mai sposata con il
compagno e padre del minore, il compagno non le permette di andarsene
nonostante sia giunto al capolinea il loro rapporto personale. Può la madre
allontanarsi con il figlio minore?
A differenza delle coppie sposate, i conviventi posso cessare la relazione senza alcun provvedimento giudiziale ed alcun diritto di mantenimento, mentre, nei confronti dei figli, sussiste l'obbligo di mantenimento su entrambe i genitori.
TRADIMENTO ED ADDEBITO
Mio marito mi tradisce, voglio
lasciarlo ed ho le prove dei suoi tradimenti, cosa posso fare?
Con le prove del tradimento, può fare un ricorso per separazione giudiziale con addebito. Gli effetti dell’addebito si riverberano esclusivamente sul piano patrimoniale, determinando la perdita del diritto all’assegno di mantenimento e dei diritti successori in capo al coniuge al quale viene addebitata la separazione.
QUESTA ME L’HA REGALATA MIA MADRE, NON E’ TUA
In
sede di separazione mio marito vuole siano conteggiati i regali di mia madre, è
possibile?
In caso di separazione, i regali dei familiari se costanti e prolungati nel tempo vanno considerati ai fini della determinazione dell'assegno, in quanto effettivamente determinanti il tenore di vita della coppia.
IL
TEST DI PATERNITA’
Il mio presunto
padre si rifiuta di sottoporsi al test del Dna, come posso superare questo
problema?
Se il figlio naturale chiede al presunto padre naturale il riconoscimento della paternità, questi non può invocare la prescrizione e il suo rifiuto di sottoporsi al test del Dna equivale ad accertamento positivo. Possono però prescriversi i diritti economici legati al mantenimento del figlio e al danno esistenziale patito da lui e dalla sua mamma per l'assenza dell'altro genitore.
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